Prosegue il dibattito sulla riforma Pensioni in attesa dei decreti attuativi per Anticipo pensionistico volontario e Quota 41 precoci. Governo Gentiloni sotto attacco dei sindacati e ancora in difficoltà sulla questione previdenziale. "Il parere reso dal Consiglio di Stato in merito all'accesso all'Ape Sociale per gli operai agricoli - ha dichiarato Sara Palazzoli, segretaria nazionale Flai Cgil - evidenzia un grave vuoto legislativo che va a danneggiare le lavoratrici e i lavoratori del settore agricolo". Ancora molte le criticità, secondo i sindacati, sull'Anticipo pensionistico sia per quanto riguarda la versione volontaria che quella sociale.
"E' stato importante - ha aggiunto la dirigente sindacale - avere ricompreso i lavoratori agricoli fra i beneficiari dell'Ape Sociale, che permette un'uscita anticipata dal lavoro".
Riforma pensioni, i sindacati all'attacco del Governo Gentiloni
"Ora con preoccupazione - ha sottolineato Sara Palazzoli - recepiamo il parere del Consiglio di Stato, infatti, questa assenza di copertura legislativa farebbe sì che il beneficio - ha spiegato - non possa essere applicato agli operai agricoli". Queste alcune delle critiche all'Anticipo pensionistico sociale relativamente alla questione dei lavoratori agricoli, mentre si resta ancora in attesa dei decreti della presidenza del consiglio dei ministri per l'attuazione della prima fase di riforma pensioni varata quando era ancora in carica il governo guidato dall'ex premier Matteo Renzi che oggi, dopo la sconfitta al referendum costituzionale del 4 dicembre, è tornato alla guida del Partito democratico vincendo le primarie contro Andrea Orlando e Michele Emiliano.
Sui ritardi per i decreti attuativi i sindacati chiedono chiarimenti all'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni.
Dai vuoti legislativi ai ritardi su decreti Ape e Quota 41 precoci
"I ritardi nell'iter di approvazione dei decreti in materia di Ape sociale e lavoratori precoci - ha dichiarato il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli - sono ormai pesanti, ed è opportuno - ha evidenziato - che il Governo fornisca al più presto alle organizzazioni sindacali dei chiarimenti".
Intanto, il segretario generale della Fiom-Cgil ribadisce le critiche al governo e al Partito democratico in materia di politica economica. "Non ho condiviso - ha ribadito oggi Maurizio Landini, segretario della Fiom commentando l'esito delle primarie dem - le politiche del Pd a partire - ha sottolineato il leader dei metalmeccanici della Cgil - dalla riforma delle pensioni, dal Jobs Act, fino - ha concluso il leader della Fiom - alla pessima legge di riforma della scuola".