Le ultime notizie sulle pensioni, ad oggi, martedì 30 maggio 2017, riguardano le polemiche sorte sulla questione dei vitalizi e alla possibile data di elezioni, il 10 settembre, che impedirebbe ai parlamentari di maturare la pensione. Questo, almeno, secondo il proposito portato avanti dal Movimento Cinque Stelle. In realtà, anche se si riuscisse a mantenere questa scadenza, andando al voto per quella data, i deputati resteranno in carica oltre il 15 settembre. Come sottolineato dal capo dell’ufficio stampa della Camera, Stefano Menichini, la legge stabilisce che il nuovo Parlamento ha venti giorni di tempo, dopo le elezioni, per completare la procedura di insediamento, 20 giorni in cui i vecchi parlamentari resterebbero in carica e, di conseguenza, si metterebbero, comunque, in tasca il loro diritto al vitalizio.
Pensioni, notizie oggi 30 maggio: Salvini rilancia la revisione del sistema pensionistico italiano
Rimanendo sempre in tema di elezioni ma allargandoci anche sul tema della riforma pensioni, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ha sottolineato come sia importante arrivare ad un accordo su una legge elettorale che permetta di andare al voto al più presto. Salvini, intervenuto nella trasmissione 'L'intervista', in onda su Sky Tg 24, ha sottolineato come la Lega abbia fretta di andare a votare anche e soprattutto per mettere in atto le sue idee per rilanciare il Paese, tra queste la revisione del sistema pensionistico. In ogni caso, secondo Salvini, agli italiani interessa poco il dibattito politico riguardante la nuova legge elettorale: per i cittadini, invece, sono molto più importanti i temi legati alle Pensioni, al lavoro e alle tasse.
Ultime notizie pensioni ad oggi 30 maggio: precoci, continua la raccolta firme per ddl 857 Cesare Damiano
Intanto, continua la battaglia dei lavoratori precoci per la rivendicazione dei propri diritti: prosegue, infatti, la raccolta delle firma a sostegno della petizione per il ddl 857 proposto da Cesare Damiano. I precoci hanno sottolineato più volte come si tratti di una iniziativa molto importante che, oltre alla Quota 41 per tutti, prevede anche l'opportunità di accedere alla pensione già a 62 anni in cambio di una penalizzazione sull'importo dell'assegno pensionistico, senza comunque il coinvolgimento di banche e assicurazioni come nel caso dell'Ape.
Una proposta, dunque, che non riguarderebbe strettamente i lavoratori precoci ed ecco perché l'invito a firmare la petizione è stato rivolto a tutti. Ricordiamo che si può apporre la propria firma accedendo al sito Change.org al seguente indirizzo change.org/p/ministro-del-lavoro-pensione-per-tutti-dopo-41-anni-di-contributi-discutere-subito-il-ddl-857-alla-camera