Come già tanti sanno i decreti attuativi potrebbero essere emanati in questa settimana anche se ormai è certo che la data del primo maggio per l'entrata in vigore dei benefici previdenziali è slittata. Cosa che preoccupa migliaia di lavoratori che si accingono a presentare domanda per fruire dell'Ape e della Quota 41.
I decreti potrebbero arrivare nelle prossime settimane
Ad essere rinviata è anche la Rita, la cosiddetta Rendita integrativa temporanea anticipata rivolta ai lavoratori che fanno ricorso a forma di previdenza complementare godendo di una tassazione agevolata tra il 15 ed il 9 %.
Le misure previdenziali contenute nella Legge di Stabilità quali Ape Sociale e Quota 41 dovrebbero essere approvate nelle prossime settimane visto che il Governo Gentiloni dovrà eseguire le modifiche suggerite da Palazzo Spada. Stando al Consiglio di Stato, infatti, l'esecutivo dovrà occuparsi del prolungamento dei tempi per la presentazione delle domande di accesso alle misure (suggerita la data del 31 luglio) anche se la decorrenza dovrà essere retroattiva sin dal primo maggio.
Al momento, infatti, i potenziali beneficiari dell'Ape sociale e della Quota 41 avranno tempo fino al 30 giugno 2017 per presentare istanza; giorno in cui l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale potrà verificare la sussistenza dei requisiti ed inviare le certificazioni agli interessati.
L'altro correttivo approvato dal Governo, invece, riguarda il pensionamento dei cosiddetti lavoratori che svolgono mansioni prevalentemente gravose. Come stabilisce la norma, infatti, questi lavoratori dovranno dimostrare di aver svolto attività usurante per sei anni in via continuativa; requisito che stando al parere del Cds dovrà essere individuato negli ultimi sette anni antecedenti la decorrenza per l'Ape sociale o per il meccanismo di Quota 41. Si tratta degli undici profili professionali stabiliti dalla Legge di Bilancio: tra questi i conciatori di pelle, i facchini, i conduttori di gru, i conduttori di mezzi pesanti, il personale ospedaliero, i lavoratori organizzati in turni notturni, gli insegnati delle scuole d'infanzia e le educatrici di asili nido.
Rischio per gli appartenenti al comparto scuola
Stando ad alcune indiscrezioni potrebbero andare in contro a delle penalizzazioni il personale appartenente al comparto scuola visto che, spostando la data per la presentazione delle domande la certificazione dell'Inps potrebbe arrivare a partire dal primo settembre lasciando nel dubbio il ritorno alla cattedra di questa categoria di lavoratori.