Continuano le mobilitazioni dei lavoratori precoci durante l'attesa per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dei decreti attuativi sull'Ape Sociale e sul meccanismo di Quota 41. Sabato 17 giugno, infatti, la delegazione dei lavoratori precoci scenderà in piazza San Giovanni a Roma con l'appoggio della Fiom per chiedere al Governo un nuovo intervento al fine di estendere la Quota 41 ad una platea più ampia di beneficiari. Si tratta di una manifestazione che potrebbe suscitare l'attenzione delle varie forze politiche proprio in vista delle probabili elezioni anticipate del prossimo settembre.
C'è chi spera in una risposta esaustiva da parte del Governo e chi, invece, rimane diffidente.
M5S e Lega Nord appoggiano i precoci
La Legge di Stabilità 2017, infatti, ha escluso la maggioranza di lavoratori precoci rimasti penalizzati dalla precedente Riforma Fornero. È questo il motivo che induce i precoci a continuare le mobilitazioni al fine di estendere Quota 41 a tutti i lavoratori. E non manca l'appoggio da parte del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord che sembrerebbero favorevoli ad una nuova misura volta a soddisfare le richieste di questi lavoratori. Solidarietà anche da parte del deputato di Fratelli D'Italia Walter Rizzetto che si è dimostrato sin da subito sostenitore di una misura a favore dei precoci.
Uscita con Quota 100, ecco la nuova proposta di Salvini
DI particolare importanza è stata anche la proposta lanciata dal segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini volta ad introdurre il meccanismo di Quota 40, un sistema di flessibilità in uscita rivolto ai lavoratori che maturano almeno 40 anni di contributi effettivamente versati indipendentemente dall'età anagrafica.
In alternativa, ci sarebbe l'ipotesi della Quota 100 che invece, prevede l'uscita anticipata dopo il perfezionamento di almeno 60 anni di età anagrafica accompagnati dal versamento di 40 anni di contributi. Una proposta piuttosto ambigua visto che abbasserebbe di un anno il requisito contributivo, ma nello stesso tempo richiederebbe il raggiungimento di più anni di età anagrafiva.
Al momento però, si tratta solo di proposte che dovranno essere sottoposte al Governo, anche se bisognerà valutare le risorse che lo Stato avrà a disposizione. Nonostante l'appoggio delle varie forze politiche, però, c'è chi continua a non fidarsi credendo che si tratti soltanto di promesse per la campagna elettorale in vista delle elezioni previste per il prossimo settembre.