Continua a tenere banco incessantemente l'argomento legato alla riforma Pensioni 2017 e in particolar modo all'uscita anticipata tramite la cosiddetta Quota 41 per i lavoratori precoci. Dopo aver posto l'attenzione sulla proroga dell'Opzione Donna, infatti, vogliamo chiarire una domanda che in molti si stanno facendo, ovvero: "cosa succede se l'Inps dovesse finire i fondi per la pensione anticipata"? Cerchiamo di dare una risposta a questo quesito.

Riforma pensioni, fondi Inps insufficienti? Ecco come funziona

Come ben noto, i lavoratori precoci interessati ad accedere a Quota 41 dovranno produrre una doppia domanda: una legata all'accertamento dei requisiti per accedere allo strumento e alla verifica della disponibilità dei fondi e l'altra per il conseguimento vero e proprio dell'uscita anticipata tramite i 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica.

Tutto questo, come ben noto ormai da tempo, entro il prossimo 15 luglio. Dopodiché sarà l'Inps a dover comunicare l'accoglimento o meno della domanda fatta dal lavoratore entro il 15 ottobre 2017.

Nel caso in cui l'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale dovesse esaurire i fondi a disposizione per la Quota 41, al lavoratore interessato viene confermato l'accesso alla misura ma verrà posticipata la decorrenza della prestazione. Se l'Inps dovesse dare il via libera all'accesso, quindi, il lavoratore potrà fare domanda di pensionamento con i 41 anni di contribuzione o attraverso l'Ape social, a seconda dei casi. Ciò proprio a ridosso della prima decorrenza utile che verrà comunicata dall'Inps.

Così facendo il lavoratore potrà ottenere la pensione dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione della domanda.

Nel caso in cui la prima decorrenza sià già stata passata, il lavoratore potrà beneficiare di Quota 41 o Ape social con la validità retroattiva dello strumento, a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui ha raggiunto i requisiti necessari per accedervi.

Tale data, comunque, non potrà in ogni caso essere precedente all'1 maggio e a patto che l'istanza di accesso venga presentata entro il 30 novembre prossimo. Per rimanere sempre aggiornati sulle ultime notizie riguardanti il tema riforma pensioni 2017 o il mondo del lavoro, consigliamo di cliccare sul tasto "Segui" presente in alto affianco al nome dell'autore di questo articolo.