Dopo i decreti che attuano la prima parte di riforma Pensioni cresce l'attesa per l'esito del confronto tra sindacati e governo sulla seconda parte di interventi di revisione del sistema previdenziale ancora disciplinato dalla tanto contestata legge Fornero, che se da una parte ha salvato i conti pubblici nel 2011 quando l'Italia era sull'orlo del crack dall'altra ha creato diversi problemi sul piano sociale, dalla questione esodati all'aumento della disoccupazione giovanile. Il presidente della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera, Cesare Damiano, del Pd, chiede al governo di andare avanti nella direzione dei decreti per l'Anticipo pensionistico (sia volontario che sociale) e per la Quota 41 destinata a una parte di lavoratori precoci, dunque nella direzione di una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro e dunque nuove formule di accesso per la pensione anticipata.

Pensioni, prosegue il confronto dopo i decreti per l'Ape e la Quota 41

"Adesso - ha commentato Cesare Damiano dopo la firma dei decreti attuativi da parte del premier Paolo Gentiloni - decine di migliaia di lavoratori potranno accedere all'età pensionabile a partire - ha spiegato - dai 63 anni. Questa misura - ha proseguito il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio - va nella giusta direzione e andrà resa strutturale, superando - ha sottolineato - la prevista sperimentazione in vigore soltanto fino al 2018". Come per la formula sperimentale di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici, Damiano sollecita la stabilizzazione dell'Anticipo pensionistico introdotto al momento solo in via sperimentale sino al 2018 con lo scopo di ammorbidire le rigidità della legge Fornero per l'uscita anticipata dal lavoro.

Nuovo intervento del presidente della commissione Lavoro della Camera

Secondo l'ex ministro del Lavoro bisogna proseguire con la seconda fase della riforma pensioni per dare attuazione alle "altre misure - ha detto Cesare Damiano - contenute nel verbale di accordo stipulato da Cgil Cisl Uil e Governo lo scorso settembre". Misure che ancora non sono state attuate, tra queste anche la possibile proroga di Opzione donna.

"Anche su queste - ha sottolineato il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio - chiediamo al Governo un tempestivo intervento". Prosegue dunque il confronto politico sulle modifiche al sistema previdenziale, mentre si resta in attesa di capire quali saranno effettivamente i benefici sul piano sociale dell'Anticipo pensionistico introdotto dal Governo Renzi e attuato dal Governo Gentiloni.