In piazza contro la riforma Pensioni Fornero, per la Quota 41 per tutti i lavoratori precoci e non solo per una parte, per la proroga o la stabilizzazione di Opzione donna e per la definitiva risoluzione della questione esodati frutto della legge previdenziale del Governo Monti. La manifestazione di protesta dei lavoratori è andata in scena oggi a Roma in piazza Montecitorio davanti la Camera dei Deputati. Al presidio hanno partecipato i "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti", le lavoratrici del comitato "Opzione donna proroga 2018" e altri gruppi impegnati a rivendicare i loro diritti sul fronte previdenziale.

Battaglie sostenute anche da diversi parlamentari.

Pensioni: manifestazione per Quota 41, Opzione donna ed esodati

"Sì - ha scritto su Facebook a margine della manifestazione il deputato di Fratelli dItalia Walter Rizzetto - a Quota 41, sì - ha aggiunto - a risoluzione definitiva del problema esodati, sì -ha sottolineato - alla proroga di Opzione Donna al 2018, sì - ha proseguito - ad un sistema che tenga conto dei lavori usuranti". Tra le proposte le critiche al Governo Gentiloni che sta attuando, seppur con ritardo, la fase 1 della riforma pensioni avviata dal Governo Renzi mentre prosegue il confronto sulla fase 2 tra l'esecutivo e le parti sociali. "Il Governo - ha commentato Rizzetto - non può fare cassa sui pensionati.

C'è il rischio reale - ha proseguito il parlamentare di Fratelli d'Italia - che queste persone, che svolgono lavori usuranti, possano morire prima di prendere la pensione dopo aver svolto - ha concluso Rizzetto che oggi ha partecipato alla manifestazione di Roma - la propria attività per oltre trentacinque anni".

Nel frattempo si resta in attesa del decreto per l'Anticipo pensionistico

Nei giorni scorsi, tutti i gruppi parlamentari della commissione Lavoro del Senato hanno sollecitato al governo la prosecuzione del regime sperimentale di Opzione donna. "La legge Fornero - ha commentato il presidente della commissione Lavoro di Palazzo Madama, Maurizio Sacconi - sta manifestando tutta la sua rigidità che non ha eguali in Europa e in occidente.

E sono soprattutto le donne - ha sottolineato chiedendo all'esecutivo la proroga di Opzione donna - a pagarne le conseguenze". Intanto, tra proposte e polemiche, si resta in attesa dei decreti di attuazione della prima parte della riforma pensioni e dell'attivazione dell'Anticipo pensionistico sociale il cui decreto è stato già emanato nei giorni scorsi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.