Nonostante sollecitazioni e proteste da parte di sindacati e gruppi parlamentari il Governo Gentiloni continua a prendere tempo sull'attuazione della prima parte di riforma Pensioni varata dal Governo Renzi. E mentre si resta in attesa dei decreti attuativi per l'Ape volontario e i benefici per i lavoratori precoci (Quota 41 ma non per tutti) diversi parlamentari e il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, incalzano l'esecutivo sulla proroga di Opzione donna fino al 2018 e, più in generale su modifiche alla legge Monti-Fornero per introdurre nuovi elementi di flessibilità per l'uscita anticipata dal lavoro.

Pensioni, prosegue il confronto tra governo e sindacati

"Complessivamente - ha dichiarato oggi il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli - siamo molto preoccupati rispetto all'andamento del confronto con il Governo". Il riferimento è al tavolo di confronto sulla fase due della riforma pensioni che tornerà a riunirsi mercoledì prossimo. "Ci auguriamo - ha detto il dirigente sindacale oggi al termine dell'incontro al ministero del Lavoro sulla questione previdenziale - che il prossimo appuntamento, previsto per il 10 maggio, possa determinare - ha sottolineato - un cambio di passo". I problemi, come sottolinea il dirigente del sindacato rosso, riguardano sia l'attuazione della fase 1 della riforma pensioni, con i notevoli ritardi del governo sull'emanazione dei decreti attuativi, sia la fase 2 che dovrebbe guardare con attenzione a giovani e donne.

Pesanti ritardi sui decreti per Quota 41 e Ape volontario

"Da un lato - scrive Roberto Ghiselli in una nota a margine dell'incontro di oggi al ministero del Lavoro - si stenta a chiudere la fase uno, in particolare - ha sottolineato - per quanto concerne l'attivazione dell'Ape sociale e gli interventi per i lavoratori precoci.

Dall'altro lato - ha aggiunto il segretario confederale della Cgil - non si riesce a far decollare la fase due". A condividere le preoccupazioni espresse dai sindacati il presidente della commissione Lavoro della Camera. "Condividiamo - ha dichiarato in una nota Cesare Damiano, del Partito democratico - la preoccupazione delle organizzazioni sindacali dopo l'incontro di oggi con il Governo". Intanto, il presidente della commissione Lavoro del Senato sollecita all'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni la proroga del regime sperimentale di Opzione donna.