Nonostante il Governo abbia provveduto a firmare i decreti attuativi sull'Ape Sociale e sulla Quota 41, i lavoratori precoci non si fermano e continuano le loro mobilitazioni al fine di chiedere un nuovo intervento per estendere il provvedimento contenuto nella Legge di Stabilità a tutti i lavoratori.

I requisiti potrebbero aumentare di altri 7 mesi

E non mancano i dubbi in merito ai requisiti di accesso che occorrerebbero per poter usufruire delle nuove misure. Ciò potrebbe determinare una confusione fra i lavoratori che si accingono a presentare domanda per beneficiare dell'Ape Sociale e della Quota 41.

Stando ad alcune indiscrezioni, infatti, i requisiti potrebbero adeguarsi all'aspettativa di vita e di conseguenza, potrebbero subire un aumento di ulteriori 7 mesi. Cosa che non piacerà affatto alla piccola platea di lavoratori che entro il 15 luglio dovrà presentare l'istanza presso l'Inps.

Con il meccanismo di Quota 41, circa 25 mila lavoratori avranno la possibilità di anticipare l'uscita dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contributi effettivamente versati a condizione di aver iniziato a versare i contributi almeno 12 mesi prima del compimento del 19esimo anno di età anagrafica. Stando a quanto postato sul gruppo Facebook 41xtutti lavoratori uniti però, tale requisito potrebbe subire un cambiamento che penalizzerà gran parte dei lavoratori con lunghe carriere contributive alle spalle e tra questi ci sono anche coloro che sono rimasti privi di un'occupazione.

Requisiti che potrebbero adeguarsi all'aspettativa di vita e che potrebbero aumentare di ulteriori sette mesi.

Rizzetto pronto ad un nuovo confronto

Intanto, c'è chi continua a lottare al fine di estendere il meccanismo di Quota 41 all'intera platea visto che la Legge di Bilancio ha provveduto ad introdurre una copertura previdenziale solo alle categorie più svantaggiate.

Si tratta del deputato di Forza Italia Walter Rizzetto che ormai da mesi appoggia le richieste della delegazione dei lavoratori precoci e si è detto pronto ad organizzare un nuovo incontro per giorno 12 giugno a Trieste. "L'evento ha l'obiettivo di aprire un tavolo di confronto con i rappresentanti delle categorie di soggetti ancora da salvaguardare per cogliere al meglio le loro esigenze ed approfondire le possibili misure di intervento", ha spiegato il deputato di Fratelli D'Italia mostrando tutto l'interesse in una nuova riforma che possa dare una copertura previdenziale anche alle categorie rimaste escluse.