In queste ultime ore risuonano forti le parole del Pontefice che, in uno dei suoi discorsi fatti in Piazza San Pietro, mette in evidenza come la nostra società è "stolta e miope dato che costringe le persone più anziane a lavorare ancora per molto tempo e che allo stesso tempo non permette ai giovani di lavorare". Queste parole sono evidenziate da Cesare Damiano, in un articolo riportato sul sito internet PensioniOggi.it.

Damiano auspica una flessibilità del nostro sistema previdenziale

Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera sottolinea come queste frasi di Papa Francesco siano condivise da tutte le parti politiche, compreso quel centro-destra che, ai tempi del governo Berlusconi, ha fatto in modo di agganciare l'età pensionabile all'aspettativa di vita.

Questo porterà ad un ulteriore innalzamento del tetto fissato per poter andare in pensione che, a partire dal 2019, salirà sino a 67 anni per raggiungere nel 2050, se non si interverrà in maniera adeguata, addirittura i 70 anni. damiano ricorda che sono state raccolte oltre 30.000 firme per poter arrivare alla tanto auspicata flessibilità previdenziale con la possibilità di andare in pensione al raggiungimento dei 41 anni di contributi. "Questa è stata una delle battaglie insieme a quella delle otto salvaguardie e dell'Opzione Donna".

Damiano: 'Aggiungeremo risorse economiche per l'Ape sociale'

Cesare Damiano, inoltre, mette in risalto il successo che sta avendo la nuova norma che prevede l'Anticipo Pensionistico (Ape Sociale) per quei lavoratori che abbiano i requisiti per richiederla, allo scopo di creare un sistema previdenziale che sia più giusto possibile.

Ma quali sono i prossimi obiettivi di questo governo? "Probabilmente aggiungeremo risorse economiche per l'Ape sociale se i numeri saranno maggiori rispetto a quanto preventivato. Dovremmo anche attuare i decreti per l'Ape volontario e per i lavoratori usuranti. Sarà molto importante aprire un confronto serio con i sindacati per cercare di cancellare o rallentare l'innalzamento dell'eta per la pensione in funzione dell'aspettativa di vita anche a seguito della cancellazione avvenuta per i lavoratori usuranti".

Il Presidente della Commissione Lavoro conclude il suo intervento auspicando una variazione strutturale per l'anticipo della pensione a 63 anni cancellando di fatto la sperimentazione della norma fino al 2018.