L'Inps ha comunicato nuovi aggiornamenti in merito al numero di pratiche di pensionamento anticipato tramite APE sociale e QUOTA 41 ricevute al 15 luglio. Con una comunicazione di oggi indirizzata alla stampa, l'Istituto ha infatti certificato in 66409 il numero di richieste complessive di certificazione dei requisiti, di cui 39777 sono da attribuire all'Anticipo pensionistico tutelato dalla legge ed altre 26632 ai lavoratori precoci che possono beneficiare della nuova Q41.

Pensioni flessibili, le informazioni relative alla distribuzione delle domande di quiescenza

Per quanto riguarda invece la distribuzione territoriale delle domande, troviamo in prima posizione la Regione Lombardia con 11048 richieste, seguita da Veneto (a quota 6701) e dalla Sicilia (che ne conta 5608). Abbiamo poi Piemonte (5.568), Emilia Romagna (4.865), Lazio (4.594) e Toscana (4.566). Se analizziamo invece la distribuzione delle richieste sulla base della loro categoria di appartenenza, troviamo al primo posto i lavoratori in stato di disoccupazione (con 34530 pratiche), a cui fanno seguito coloro che svolgono impieghi caratterizzati da mansioni difficoltose (15030). Infine, dal punto di vista della differenza di genere, rileviamo le donne con 11668 domande di uscita tramite APE sociale e 3732 tramite Quota 41, mentre gli uomini si attestano rispettivamente a 28109 richieste per il primo caso e 22900 per il secondo.

Uscite anticipate, resta ancora l'attesa per l'APE volontaria e gli altri provvedimenti

Se le prime due misure di flessibilità previdenziale hanno riscontrato un elevato gradimento da parte dei lavoratori direttamente interessati, persiste ancora la situazione di stallo riguardante le altre misure di anticipo pensionistico previste in Ldb2017.

Stiamo parlando dell'APE volontaria, della versione aziendale e di RITA, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata dei fondi pensione. Tutte e tre restano strettamente connesse all'arrivo dei nuovi DPCM, ma sullo sfondo bisognerà anche attendere che vengano formalizzate le apposite convenzioni con le associazioni bancarie e assicurative.

Da parte nostra, continueremo ad aggiornarvi non appena avremo novità al riguardo, fermo restando che sono in molti ad attendere una risposta in tal senso, non potendo vantare i requisiti stringenti dell'APE sociale o della Quota 41.

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