Elsa Fornero è stata ospite questa mattina alla trasmissione Agorà, in onda su Rai Tre, e ha parlato del rapporto migranti - Pensioni. Dopo le dichiarazioni di Tito Boeri della settimana scorsa, con la posizione del presidente dell'Inps che ha scatenato una marea di polemiche oltre l'ironia degli utenti su Twitter, ecco arrivare il pensiero dell'ex ministro del Lavoro su quello che rimane un argomento molto delicato. I migranti ci pagano le pensioni? Questa la domanda tormentone degli ultimi giorni, per lo più in chiave ironica, a testimonianza del pensiero contrario della maggior parte dei lavoratori in merito alle parole utilizzate dal numero uno dell'Istituto previdenziale.

Pensioni e migranti: le dichiarazioni della Fornero

Migranti e pensioni, un'associazione sentita più e più volte negli ultimi 7 giorni, dopo la "bomba" sganciata da Boeri, il quale ha il merito di non essere mai banale quando parla, facendo dividere spesso il Paese in due tra chi accoglie favorevolmente le sue battaglie (vedi pensioni dei sindacalisti oppure i vitalizi dei politici) e chi invece scuote - per usare un eufemismo - la testa, come in occasione del concetto secondo il quale i migranti sono determinanti affinché vengano erogate anche nel prossimo futuro le pensioni agli italiani. Oggi è arrivata la risposta di Elsa Fornero, ospite ad Agorà Estate, dove era intervenuta anche di recente, per difendere la sua riforma, difesa avvenuta anche nella mattinata odierna, a conclusione della risposta alla domanda provocatoria "I migranti ci pagano le pensioni?".

Queste le dichiarazioni della Fornero: "E' vero che danno un contributo positivo ai conti del nostro sistema previdenziale, nel senso che quando lavorano pagano i contributi. Siccome sono in generale giovani e non ricevono quindi prestazioni corrispondenti, in particolare pensioni, questo vuol dire un saldo netto positivo. Però bisogna fare attenzione ai messaggi.

E' vero - prosegue l'ex ministra - che a fronte dei contributi che i migranti pagano maturano dei diritti, e quindi questo è una sorta di libretto di risparmio che questi migranti fanno a loro stessi su cui avranno diritti pensionistici, ed è ovvio che noi come Paese dobbiamo onorare quei diritti. Se poi - ha affermato - una parte dei migranti torna al loro Paese prima di aver maturato il periodo necessario, è possibile fare degli accordi perché comunque sia riconosciuto loro di avere anche una qualche restituzione.

In generale - conclude la Fornero - credo che si debba dire che noi non possiamo far conto sui migranti per risolvere i nostri problemi previdenziali. Bisogna guardare in faccia la realtà, le riforme sono state fatte e sono state anche dolorose, ma erano necessarie".

Qual è la vostra opinione a riguardo? Credete che la signora Fornero abbia ragione? Fatecelo sapere lasciando un commento qui sotto e cliccate il tasto Segui per ricevere gli aggiornamento sulle ultime notizie delle pensioni.