Dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, così come dal segretario del Partito democratico, sono arrivate questa settimane dure critiche alla legge Fornero che il governo, secondo le rassicurazioni di Giuliano Poletti e Matteo Renzi, dovrebbe correggere in qualche modo con la fase due della riforma Pensioni, introducendo, in particolare, importanti novità per giovani e donne. Da Rifondazione Comunista, in replica al ministro del Lavoro, arrivano critiche di "ipocrisia".

Pensioni, Rifondazione comunista contro il Governo

"E' davvero irritante l'ipocrisia di Poletti - scrivono in una nota congiunta Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista Sinistra Europea, e Roberta Fantozzi, responsabile politiche economiche del partito - che scopre con cinque anni di ritardo che la legge Fornero era sbagliata".

Rifondazione comunista, ricordando che il Partito democratico votò a suo tempo a favore della legge Fornero considerata una "porcheria" a danno dei lavoratori, in vista delle elezioni politiche "finge una sensibilità sociale e di sinistra - secondo Acerbo e Fantozzi - per abbindolare elettori". Avviene così sia sulla riforma Fornero che sul Fiscal compact, secondo i dirigenti riforndaroli.

Prc: Poletti fa furbo, non piace legge Fornero? La abroghi

"Se a Poletti non piace la legge Fornero - secondo il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Sinistra Europea e la responsabile politiche economiche del partito - dovrebbe immediatamente proporre alla sua maggioranza di abrogarla o modificarla radicalmente".

Sulla legge Fornero dalla parole bisognerebbe passare ai fatti. Dall'esecutivo nessun atto concreto se non la promessa di intervenire nel quadro della seconda fase della riforma pensioni su cui è ancora aperto e rovente il confronto con i sindacati, con la Cgil che parla di rischio rottura a proposito del capitolo relativo all'aumento dell'età pensionabile.

Rispetto alle modifiche alla legge Fornero annunciate da Poletti, "dovrebbe farlo ora - è l'invito di Rifondazione comunista - che è al governo e non prometterlo per un futuro improbabile".

Sacconi: il Pd divide la società, giusta differenza donne

Anche dalla maggioranza arrivano appelli al governo a fare meglio sul fronte previdenziale.

"Il Partito democratico - secondo il presidente della commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi -insiste a dividere i cittadini di fronte alla rigidità dell'impianto previdenziale - ha ricordato -prodotto dalla riforma Fornero". Il parlamentare di Energie per l'Italia, che nei giorni scorsi ha peraltro sollecitato la proroga di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici. Rispetto alle diversità di trattamento in base ai lavori svolti così si "l'unica differenza giustificabile riguarda le donne - ha detto Sacconi - che hanno avuto percorsi lavorativi discontinui e non possono accedere - ha sottolineato il senatore - alla pensione di anzianità contributiva".