Domani sabato 15 luglio è fissato il termine ultimo dell'invio della domanda all'Inps per Quota 41 dei lavoratori precoci. Le domande complessive sono state quasi 20 mila, un numero eccezionale se sommato a quanti hanno presentato domanda anche per l'Ape social. In questo senso, le misure introdotte dall'ultima Legge di Stabilità per il 2017 dal governo Gentiloni sono state un successo, anche se rimane sempre la richiesta di prepensionamento di tutti i precoci dopo 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età anagrafica raggiunta. Le ultime novità sul fronte Pensioni in questo senso non sono positive, dal momento che negli ultimi giorni la tematica quota 41 non ha trovato riscontro in alcuna iniziativa, compresa quella dell'Attivo unitario di ieri a Roma dei tre sindacati, Cgil, Cisl e Uil.
Quota 41: cosa succede adesso
I lavoratori precoci che ancora non hanno presentato la domanda all'Inps per andare in pensione con quota 41 avranno tempo fino a domani, sabato 15 luglio. Oltre questa data, chi ha i requisiti può ugualmente inviare ancora la propria domanda, entro e non oltre il 30 novembre. In questo caso, chi presenterà appunto la domanda dopo la scadenza di domani beneficerà del trattamento soltanto se vi saranno rimaste ancora risorse finanziarie. Il consiglio, dunque, è quello di inviare la domanda quanto prima, anche dopo il 15 luglio se non lo si è fatto prima, senza però arrivare a dopo l'estate, visto e considerato che le risorse messe a disposizione dal Governo non sono di certo illimitate, anzi.
Riguardo ai fondi stanziati per quota 41 e Ape social, occorre però sottolineare che il consigliere economico di Palazzo Chigi (Leonardi ndr) in una recente intervista aveva paventato la possibilità che ci potesse essere in questo senso un intervento "positivo" da parte dell'esecutivo.
Pensione precoci: quando verrà erogata?
Una volta presentata la domanda per la pensione anticipata con quota 41, i lavoratori precoci dovranno attendere il via libera da parte dell'Inps.
L'istituto del presidente Tito Boeri sarà infatti chiamato a verificare il rispetto dei requisiti di ciascun lavoratore che ha inviato la domanda. Soltanto dopo il "semaforo verde" da parte dell'Inps si potrà ricevere il trattamento pensionistico. Un'altra cosa importante da sapere è che l'erogazione della pensione è retrodata al 1° maggio, sempre che per quella data il lavoratore precoce aveva raggiunto tutti i requisiti richiesti.
Un ultimo dato importante da sottolineare è che coloro che raggiungeranno i requisiti per l'accesso al prepensionamento con 41 anni di contributi dovrà fare domandare entro e non oltre il 31 marzo 2018.
Rimanete aggiornati con le ultime notizie sulle pensioni e le eventuali novità sul fronte quota 41 all'indomani del terzo incontro tra Governo e sindacati che dovrebbe tenersi per la fine di luglio. Restiamo inoltre in attesa di conoscere quando il decreto sull'Ape volontaria sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.