Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, mercoledì 28 giugno 2017, sono relative all'aggiornamento sul numero delle domande in relazione all'Ape Sociale e alla Quota 41. Inoltre, ripartirà a breve il confronto Governo-sindacati per quanto riguarda la fase 2 della riforma Pensioni mentre si inasprisce la polemica in merito al decreto di 'salvataggio', emesso dal Governo, per la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

Pensioni, notizie oggi 28 giugno 2017: oltre trentamila le domande per l'Ape Sociale e Quota 41

Per quanto riguarda le domande per l'Ape Sociale e la Quota 41, siamo arrivati a numeri davvero rilevanti e, se vogliamo, 'preoccupanti' se consideriamo le risorse stanziate dal Governo: sono oltre trentamila le domande inviate dai lavoratori per le due nuove misure di anticipo pensionistico con le istanze trasmesse per l'Ape Sociale che rappresentano quasi i due terzi rispetto a quelle relative alla Quota 41.

Secondo i dati forniti dall'Inps, la regione che, sinora, si trova al comando per domande inviate è la Lombardia, seguita a notevole distanza dal Veneto e dalla Sicilia.

Intanto, il segretario generale della Spi-Cgil, Ivan Pedretti, ha annunciato, attraverso un post pubblicato su Facebook, la riapertura del confronto Governo-sindacati in merito alla riforma pensioni: la data da segnare sul calendario è quella del prossimo 4 luglio, con l'esponente sindacale che sottolinea come si tratti di una buona notizia visto che ci sono tanti problemi da risolvere. L'obiettivo resta sempre quello, ovvero trovare delle buone soluzioni.

Ultime notizie pensioni ad oggi 28 giugno 2017: per Quota 41 mancano i soldi, per le banche no problem

Non ha mancato di destare una vera e propria ondata di polemiche il decreto attraverso il quale il Governo Gentiloni è intervenuto per salvare Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. In particolar modo, sono salite le critiche da parte dei lavoratori precoci che, di fronte alla presunta mancanza di risorse finanziarie per sostenere la Quota 41 per tutti, non batte ciglio nel trovare le medesime per effettuare il suddetto salvataggio.

Anche il Movimento Cinque Stelle ha duramente criticato il provvedimento del Governo: su Facebook è stato riproposto un post dello scorso mese di febbraio dove Alessandro Di Battista, spiegando la proposta inerente il reddito di cittadinanza, viene precisato che la proposta è stata bocciata per mancanza di risorse pubbliche.

E' sorprendente come, a distanza di pochi mesi, il denaro per salvare le banche spunta fuori, eccome se spunta fuori.

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