Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, lunedì 17 luglio 2017, sono relative alla scadenza dei termini per la presentazione delle domande per l'Ape Sociale e per i precoci oltre alle vibranti polemiche che si sono accese, sul fronte politico, sulle questioni relative all'aspettativa di vita ed età pensionabile.
Pensioni, notizie oggi 17 luglio 2017: Boeri 'Stop a 67 anni costerà 141 miliardi di euro'
Aspettativa di vita ed età pensionabile sono indubbiamente gli argomenti più discussi nelle ultime settimane e anche il Presidente dell'Inps, Tito Boeri, non ha esitato a parlarne.
In occasione di un'intervista rilasciata a 'Il Sole 24 ore', il numero uno dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha lanciato l'allarme: se lo Stato decidesse di posticipare al 2021 l'età pensionabile di 67 anni, tale decisione costerà al nostro Paese 141 miliardi di spesa in più, da oggi sino al 2035. In pratica, aumenterebbe il debito pensionistico in maniera irrefrenabile.
I presidenti delle commissioni Lavoro alla Camera e al Senato, onorevoli Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, hanno contestato le affermazioni di Boeri che si baserebbero su presupposti inesistenti. I tempi sono cambiati, occorre pensare a come ridisegnare il sistema previdenziale italiano, ancora fondato su quello che era il vecchio mercato del lavoro: ora non si può più parlare di stabilità e di continuità nel percorso professionale di un lavoratore.
Ultime notizie pensioni ad oggi 17 luglio 2017: domande Ape Sociale e precoci, scaduto il termine
L'adeguamento alla speranza di vita sarà uno degli argomenti che saranno toccati da Governo e sindacati nel confronto in programma questa settimana per la fase due della riforma Pensioni. Le richieste di Cgil, Cisl e Uil verteranno soprattutto sull'impedire lo spostamento in avanti dell'uscita pensionistica: andrà rivisto tutto il meccanismo, prendendo magari in considerazione la proposta di introdurre diverse finestre a seconda del lavoro svolto.
L'avvio della fase 2 riforma pensioni non deve far dimenticare, però, le questioni rimaste ancora in sospeso come l'Ape volontario e quella relativa al cumulo dei periodi assicurativi: manca ancora all'appello il decreto ministeriale, ormai in cronico ritardo. A proposito di Ape, ieri sono scaduti i termini per presentare la domanda per l'Ape Sociale e per il pensionamento dei lavoratori che hanno versato 41 anni e più di contributi.
Ora sarà compito dell'Inps provvedere alla verifica dei requisiti e alla certificazione (o meno) del diritto alla fruizione dei suddetti benefici previdenziali: l'Ente Previdenziale è chiamato a dare risposta entro e non oltre il prossimo 15 ottobre.
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