E' quasi pronto il decreto attuativo per l'Ape volontario, la pensione anticipata per i lavoratori over 63 inserita nella fase uno della riforma Pensioni targata Renzi-Poletti e attuata dal Governo Gentiloni che sta proseguendo il confronto con le organizzazioni sindacali sulla fase due. L'Anticipo pensionistico volontario, dopo un decreto ad hoc che aspetta ancora la firma del presidente del consiglio Paolo Gentiloni, dovrebbe entrare in vigore, salvo nuovi imprevisti e ritardi, nei primi giorni di settembre. Resta da sciogliere il nodo della retroattività a partire dal primo maggio, come già assicurato dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti e come viene suggerito all'esecutivo dal Consiglio di Stato che ha dato il via libera con riserva al testo dell'Ape volontario che, seppur a caro prezzo, riduce la rigidità della legge Fornero per l'uscita anticipata dal lavoro.

Ecco quale dovrebbe essere il funzionamento dell'Anticipo pensionistico volontario i cui capisaldi, al di là delle modifiche che si stanno apportando, erano già stati introdotti nella manovra economica e finanziaria per il 2017.

Pensioni, ultimi ritocchi al decreto per l'Ape volontario

Requisiti anagrafici e contributivi per l'accesso all'Ape volontario. I lavoratori che vorranno richiedere la pensione anticipata con la formula del prestito previdenziale erogato dalle banche e garantito dalle assicurazioni con il coordinamento dell'Inps dovranno avere raggiunto l'età dei 63 anni, cioè tre anni e sette mesi di distanza massima dai requisiti richiesti attualmente dalla legge Fornero per la pensione di vecchiaia, e dovranno aver maturato un'anzianità contributiva di almeno 20 anni.

Le rate del prestito previdenziale. I lavoratori che vorranno beneficiare dell'Ape volontario dovranno pagare delle rate sul trattamento previdenziale netto futuro, rate che vanno in media da un minimo del 2£ a un massimo del 5,5% all'anno. Dovranno ancora essere stipulate le convenzioni tra banche, assicurazioni, Inps. L'obiettivo, a quanto pare, sarebbe quello di arrivare a un Taeg del 3,2%.

I lavoratori in pratica dovranno fare un vero e proprio prestito, con forti penalizzazioni, per poter andare in pensione prima rispetto a quanto prevede la legge Fornero ancora in vigore.

Tutto quello che c'è da sapere per chiedere l'Anticipo

L'iter di accesso all'Anticipo pensionistico volontario. Dopo aver chiesto la certificazione del trattamento pensionistico futuro all'Inps, i lavoratori avranno tutte le informazioni su assicurazioni e banche che aderiscono al progetto Ape volontario e potranno sottoscrivere su internet le proposte per la pensione anticipata.

La durata del prestito e le clausole. La pensione anticipata col prestito previdenziale viene erogata mensilmente. Poi, una volta raggiunti i requisiti anagrafici previsti dalla legge Fornero per l'accesso alla pensione di vecchiaia, l'Inps erogherà gli assegni al netto delle rate di ammortamento. In caso il pensionato muoia prima di aver restituito il prestito ricevuto per la pensione, l'assicurazione pagherà i debiti residui e verrà corrisposta senza decurtazione l'eventuale pensione di reversibilità. La platea dei beneficiari. Un bacino di utenza ampio quello dell'Anticipo pensionistico volontario: la misura coinvolge quasi mezzo milioni di lavoratori. Secondo le stime del governo: 300mila persone nel 2017 e di 115mila nel 2018.