Le ultime novità sulla riforma Pensioni al 12 agosto 2017 giungono dalle ultime dichiarazioni di Roberto Simonetti Lega Nord, l'onorevole incalza Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro, affinché venga quanto prima calendarizzata la sua proposta di legge. La Pdl 4600 ha come obiettivo primario quello di indurre il Governo verso lo stop del meccanismo rigido che collega in modo automatico l'età pensionabile con l'aspettativa di vita, l'onorevole ha proposto la sospensione dell'automatismo fino al 2022. Dal momento che secondo molti lavoratori precoci la quota 41 per tutti senza se e ma appare sempre più irraggiungibile e secondo molte donne la proroga dell'opzione donna pare difficoltosa da raggiungere nella prossima legge di bilancio, vi sarebbe certamente una prima soluzione, per andare verso la modifica della riforma Fornero, che metterebbe tutti i lavoratori d'accordo.

Si tratta appunto della sospensione dell'innalzamento dell'età pensionabile collegato all'aspettativa di vita.

Pensioni 2017, stop adv in forse, Damiano vs Boeri

Il Governo, ha fatto sapere il ministro del lavoro Poletti, si pronuncerà sul da farsi solo dopo aver ottenuto intorno ad ottobre i dati dell'Istat relativi all'adv, mentre per la Ragioneria di Stato e Boeri andare incontro allo stop del meccanismo sarebbe pericolosissimo e porterebbe l'Inps verso il crollo. Una spesa, calcolata intorno a 141 miliardi di euro, che potrebbe portare l'ente previdenziale e l'intero sistema pensionistico, a detta della RGS, al collasso. Il presidente della commissione Lavoro sostiene invece che si tratterebbe di una spesa appena pari allo 0.13% di quanto risparmiato con le ultime riforme, quindi il "nulla". Damiano e il presidente della commissione al Senato Sacconi hanno proposto la revisione del meccanismo e lo stop almeno per l'anno 2019, dal momento che come riporta il 'Sole 24 Ore' l'innalzamento dell'adv andrebbe ad intaccare anche la pensione anticipata, concessa attraverso l'ape sociale, e la quota 41 dei precoci.

Damiano ha infatti proposto almeno di congelare il meccanismo per quanti accedono all'ape altrimenti, dal 2019 qualora la sperimentazione, come si auspica, dovesse procedere si andrebbe incontro all'aumento dell'età pensionabile da 63 anni a 63 anni e 5 mesi. Una vera e propria incoerenza, a detta di Damiano, concessione della flessibilità e subito dopo inasprimento dei requisiti necessari a raggiungere la pensione.

Pensioni anticipate, Simonetti incalza Damiano su Pdl 4600

Vista la convinzione di Damiano su questo fronte anche Roberto Simonetti, Lega Nord, propone di congelare il meccanismo almeno fino al 2022 con una proposta di legge di cui avevamo parlato pochi giorni fa in un'intervista che ci ha rilasciato in esclusiva. In soldoni se Damiano, dice Simonetti, calendarizzasse quanto prima la discussione della stessa, vi sarebbero, magari buone probabilità di vederla ricompresa nel verbale da condividere tra Governo e sindacati nella Fase 2 della previdenza, che si completerà all'interno della legge di bilancio 2018.Ricordiamo che Simonetti ha parlato anche di quota 100 partendo però dal presupposto, che sarebbe la panacea per i precoci, che 40 anni di contributi devono essere sufficienti e dunque dopo 40 anni di lavoro si dovrebbe accedere di diritto, un diritto sacrosanto, indipendentemente dell'età anagrafica, alla pensione.

Per le donne Simonetti continua a dirsi pro proroga opzione donna, in ogni caso se, passasse almeno lo stop all'adv fino al 2022 molti lavoratori, precoci e donne in primis, che da tempo si battono per questo, avrebbero almeno vinto una battaglia, sebbene la guerra sarebbe ancora in corso.