Dopo i nostri ultimi articoli in merito all'opzione donna ed al cumulo gratuito dei contributi torniamo ad aggiornare le lettrici della nostra rubrica "Parola ai Comitati" con alcune nuove dichiarazioni che abbiamo ricevuto in anteprima dal CODS.
Pensioni anticipate, il chiarimento sull'interrogazione parlamentare relativa al cumulo dei contributi
Partiamo da una recente interrogazione parlamentare in merito al cumulo contributivo ed all'interpretazione estensiva proposta su diversi articoli di stampa. In base a quanto riportato da Orietta Armiliato "dopo aver letto attentamente l'interrogazione n.5-11535 a prima firma dell'on.
Maria Luisa Gnecchi - Capogruppo PD Commissione Lavoro alla Camera (trovate il testo integrale pubblicato sulla pagina del Comitato), ho avuto molti dubbi circa l'interpretazione che i media ci hanno riportato; mi sono quindi immediatamente attivata per fugarli e, come sempre, ho trovato la disponibilità dell'On. Davide Baruffi (PD-Comm.Lavoro)". Entrando nei dettagli della questione, la fondatrice del CODS ha quindi spiegato che il Parlamentare "ha chiarito la questione dicendomi testualmente che si è chiesto, in sostanza, perché siano esclusi dal meccanismo dell'isopensione istituti quali cumulo e OD. Quindi, come avevo inteso leggendo il testo ufficiale, l'interrogazione era mirata a questa fattispecie e NON già generalizzata al CUMULO CONTRIBUTIVO per poter accedere ad Opzione Donna, piuttosto che per chi esodato abbia necessita di veder cumulati i contributi residenti nelle diverse casse".
Con questo, Armiliato ha perciò ribadito che "il capitolo dunque è ancora apertissimo ed auspichiamo ad una sua risoluzione che ponga fine a questa ingiustizia legislativa, continuando a sostenere chi sta operando in questo senso".
Riforma pensioni, il commento riguardo la proroga dell'Opzione Donna
Un altro importante aggiornamento riguarda invece la proroga dell'opzione donna.
"Stamani mi giunge la segnalazione di un'amica iscritta anche ad altri gruppi pubblici che trattano la questione della Proroga dell'Opzione Donna. Contattato da parte di un membro del gruppo cui anche lei appartiene, il Prof. Tommaso Nannicini (che dallo scorso maggio ricopre il ruolo di consigliere economico e membro della Segreteria nazionale del Partito democratico) così ha risposto alla domanda posta circa le sorti di Opzione Donna: "mi batto da tempo per un'opzione donna social che la estenda strutturalmente a chi è in difficoltà perché ha perso il lavoro.
Detto questo, contraddicendo qualsiasi precetto evangelico, chi le fa credere che ci siano già le risorse per rendere strutturale opzione donna per tutte, mente sapendo di mentire. Purtroppo, a legislazione vigente (internazionale) sulle regole di bilancio, è una misura che impegna molte risorse pubbliche". In sintesi ma, in maniera esplicita, Nannicini ha ribadito quanto (purtroppo...) da tempo sappiamo" ha ricordato Armiliato. "Nonostante tutte le contestazioni ed opposizioni a questo consolidato concetto, sia per onestà intellettuale sia per oggettiva constatazione, corre l'obbligo di continuare a sottolineare affinché non siano reiteratamente ed alimentate false aspettative su un possibile futuro della misura.
Rimane il fatto che ognuna ha la sua convinzione ed il conseguente sacrosanto diritto di continuare a sostenerla come meglio ritiene, anche illudendosi".
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