Torniamo a fare il punto sulle Pensioni ad oggi 8 agosto 2017 riguardo alle nuove opzioni di flessibilità previdenziale inserite all'interno della Manovra 2017. L'Inps sta infatti procedendo con le verifiche sulle domande inviate durante la prima finestra utile, terminata lo scorso 15 luglio. Il vaglio appare molto importante perché da esso dipenderà non solo quanti lavoratori potranno inizialmente beneficiare dell'APE sociale e della Quota 41 destinata ai lavoratori precoci, ma anche quali saranno le prospettive di funzionamento della seconda finestra di invio delle domande.

Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate, grande attesa per il riscontro sulle domande inviate all'Inps

Stante la situazione, appare chiaro che l'esame delle domande di pensionamento in corso appare determinante per capire in che modo si evolverà la situazione. Molti dei lettori della nostra pagina "Riforma pensione lavoro" ci hanno già contattato esprimendo la propria preoccupazione in merito all'esito delle domande. Al vaglio vi sono all'incirca 66mila domande di certificazione dei requisiti, delle quali quasi 40mila per l'APE sociale e poco più di 26600 per l'uscita agevolata dei lavoratori precoci. I fondi stanziati (300 milioni per l'APE e 360 per la Q41) sono però sufficienti per sole 60mila domande.

Bisognerà quindi attendere l'esito della verifica per capire quante richieste presenteranno effettivamente tutti i requisiti previsti all'interno dei decreti attuativi.

Pensioni flessibili, come funziona la gestione delle domande

Per coloro che non dovessero riuscire a rientrare nella prima finestra di accoglimento, l'Inps valuterà la decorrenza differita dell'accesso al pensionamento.

In merito agli eventuali posticipi, bisognerà però attendere i nuovi riscontri dalla politica. Dal Parlamento è già iniziato il pressing per l'estensione della platea dei beneficiari dell'APE sociale e della Quota 41, mentre la ripresa dei tavoli di confronto tra Governo e Sindacati nel mese di settembre prevede proprio di verificare la possibilità di nuovi stanziamenti per le due misure di prepensionamento tutelate dalla legge.

Bisogna anche aggiungere che i lavoratori possono continuare ad inviare le proprie domande in via tardiva fino al 30 novembre, pertanto nel frattempo il numero di richieste potrebbe continuare a crescere. Tanto che l'ultimo dato di monitoraggio sarà comunicato ai ritardatari alla fine dell'anno. Entro tale data si attende di conoscere quale sarà il nuovo riscontro dalla politica in merito alla situazione.

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