Le diverse questioni aperte sulla previdenza continuano ad accendere la discussione agostana sulla riforma Pensioni (fase 2) di cui torneranno a parlare il prossimo 30 agosto l'esecutivo e le parti sociali nell'ambito della prima di tre riunioni previste (le altre due in programma l'1 e il 7 di settembre). Interviene oggi il consigliere regionale del Pd Veneto, Alessandra Moretti, già parlamentare europea e candidata alla presidenza della regione veneta.

Riforma Pensioni, intervento di Alessandra Moretti del Partito democratico

"Le donne - ha detto oggi Alessandra Moretti intervenendo nel dibattito sulla riforma pensioni - sono state coloro che hanno subito maggiormente - ha sottolineato la consigliera regionale veneta - le varie riforme previdenziali che negli anni hanno cambiato le regole sul pensionamento".

Un intervento in sostegno dei diritti previdenziali delle donne, molte delle quali ancora attendono dall'esecutivo guidato dal presidente del consiglio Paolo Gentiloni risposte sulla possibile proroga fino al 2018 o sulla stabilizzazione del regime sperimentale di Opzione donne, sollecitato da più parti e in particolare da tutti i gruppi parlamentari in commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato presieduta dal senatore Maurizio Sacconi. Proprio perché le donne sono considerate le più penalizzate in ambito previdenziale, come del resto confermato dalla commissione parlamentare ad hoc che ha portato avanti un'indagine conoscitive sulle disparità esistenti tra uomini e donne e sull'impatto della legge Fornero, "il Governo starebbe pensando - ha dichiarato Alessandra Moretti - a uno sconto contributivo riservato alle lavoratrici che hanno avuto - ha spiegato l'esponente del Pd - problemi di continuità nel versare i contributi".

Una sorta di Opzione donna social quella proposta dalla consigliera del Veneto

Tra le proposte l'ampliamento della platea femminile dell'Anticipo pensionistico sociale, già attivato da qualche settimana insieme alla Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci, tra le misure della fase 1 della riforma pensioni la cui attuazione sarà completata con l'attivazione, nei primi giorni di settembre salvo imprevisti, del tanto atteso Anticipo pensionistico volontario, ovvero la pensione anticipata per gli over 63 con la formula del prestito previdenziale che viene di fatto erogato dalle banche e coperto dalle assicurazioni con il coordinamento, ma ancora non si sa fino a che punto, dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale attualmente presieduto dall'economista bocconiano Tito Boeri.

"Ampliare la platea femminile dell'Ape Social - ha dichiarato Alessandra Moretti secondo quanto riporta l'agenzia di stampa 9Colonne - sarebbe un segnale importante che testimonia - ha proseguito - l'interesse del Partito Democratico nel tutelare e difendere le tante lavoratrici che in questi anni - ha sottolineato - hanno contribuito al rilancio del Pil".

Una nuova proposta dunque, una sorta di Opzione donna social, quella avanzata dal consigliere regionale del Pd Veneto. "Uno Stato che difende le sue lavoratrici disagiate - ha concluso Alessandra Moretti - è uno Stato civile che afferma importanti principi di solidarietà ed equità".