Riprendiamo il discorso già iniziato nella giornata di ieri con i lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" e della pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro" con un nuovo aggiornamento sulla flessibilità previdenziale e sull'aspettativa di vita ad oggi 18 agosto 2017. Dalla Camera sono infatti giunte alcune importanti prese di posizione. La prima riguarda la questione dell'APE, con l'arrivo di una richiesta di allargamento della platea dopo i dati positivi sulla crescita del Prodotto interno lordo. In merito invece alla vicenda dell'aspettativa di vita, non sono mancati dei commenti di risposta alla posizione espressa nella giornata di ieri dal Vice Ministro Morando, il quale si è detto contrario ad una sterilizzazione del prossimo adeguamento, che dovrebbe portare l'età ordinaria di quiescenza a 67 anni.

Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate, sull'APE serve un irrobustimento

Dopo la comunicazione dei dati positivi sulla crescita del Pil, dalla Commissione lavoro della Camera si suggerisce la necessità di investire le risorse aggiuntive in favore di una "Manovra espansiva e sociale" all'interno della prossima legge di bilancio 2018. A sottolinearlo è l'On. Cesare Damiano, che in merito alla riforma previdenziale chiede di "irrobustire la scelta dell'anticipo pensionistico", visti i benefici che quest'ultimo comporta non solo in favore di chi vive situazioni di disagio, ma anche nel turn over e quindi per l'assunzione di giovani.

Sulla questione si è al momento in attesa del riscontro da parte dell'Inps in merito alla prima tranche delle domande di certificazione, con circa 6000 pratiche eccedenti che non sanno se potranno trovare effettiva copertura e quindi reale accoglimento.

Aspettativa di vita: disaccordo su chiusura a rallentamento

Per quanto concerne invece il delicato tema dell'aspettativa di vita, il Presidente della Commissione lavoro alla Camera risponde alle recenti dichiarazioni del Vice Ministro Enrico Morando.

"Non concordo sulla chiusura a proposito della previdenza", ha spiegato l'On Damiano, sottolineando i propri dubbi in merito all'attuale confronto tra Governo e Sindacati. "O è finto, tanto per fare ginnastica; oppure è e vero, e allora non bisogna chiudere pregiudizialmente la porta a eventuali soluzioni". Riguardo alle necessità di intervenire in favore dei giovani, secondo il Parlamentare democratico la questione dell'AdV non va messa "in contrapposizione" con la necessità di avviare iniziative in loro favore.

Le dichiarazioni di Morando ed il capitolo chiuso

La risposta del Presidente della Commissione lavoro alla Camera arriva dopo un'intervista rilasciata nella giornata di ieri dal Viceministro Morando, nella quale si bocciava l'idea di utilizzare la crescita del Pil per finanziare la riforma previdenziale. Secondo l'esponente del Governo, sul comparto "abbiamo varato un intervento molto significativo l'anno scorso", mentre ora la priorità andrebbe data al tema dell'occupazione giovanile. Discorso simile per quanto concerne l'aspettativa di vita, in merito alla quale Morando ha definito un errore bloccare ora la progressione dell'età pensionabile (ovvero l'incremento di 5 mesi nell'età di uscita dal lavoro in virtù del parametro dell'Adv), spiegando che "purtroppo le risorse per tutto non ci sono".

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