Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 27 agosto 2017 riguardano da un lato le discussioni sulla flessibilità previdenziale, con il confronto sindacale in ripresa nella prossima settimana, e dall'altro lato la difficile situazione di chi in pensione c'è già, ma sta vivendo comunque una condizione di disagio. Secondo una recente indagine condotta da Swg per il CNA, solo un pensionato su quattro dichiara infatti di riuscire a condurre una vita dignitosa grazie al proprio assegno, mentre più della metà afferma di essere insoddisfatto della propria qualità di vita.

Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Assegni Inps, solo il 25% sarebbe soddisfatto del loro importo

Secondo la ricerca condotta da Swg per CNA Pensionati, oltre la metà degli anziani (il 51% per esattezza) afferma di vivere in modo non soddisfacente rispetto alla propria qualità di vita, mentre il restante 49% vede la propria situazione in modo maggiormente positivo. Tra gli altri dati emersi dall'indagine conoscitiva, si evidenzia che il grado di soddisfazione si abbassa man mano che scende l'importo dell'assegno, come per altro immaginabile. Così, lo stesso parametro scende addirittura al 12% se si prende in considerazione chi percepisce un assegno inferiore alle 750,00 € al mese, mentre la risposta è positiva nel 65% dei casi qualora l'importo della pensione risulti superiore alle 1750 €.

Le richieste dei pensionati ed il prossimo confronto sindacale

Stante la situazione, tra le richieste dei pensionati per migliorare la qualità della propria vita la ricerca Swg cita l'abbattimento della pressione fiscale sulle pensioni e l'aumento degli assegni più bassi di 80 euro. Per gli intervistati sarebbe inoltre necessario riconsiderare il paniere di riferimento utilizzato per gli adeguamenti con beni maggiormente in linea rispetto alle reali necessità di chi è in quiescenza, mentre un ulteriore pensiero sarebbe rivolto alla quattordicesima.

La ricerca appare di particolare attualità anche considerando che i nuovi tavoli di confronto tra piattaforma sindacale ed esecutivo previsti per fine agosto dovranno occuparsi tra l'altro di perequazioni e adeguamenti all'inflazione, mentre il 24 ottobre 2017 è attesa la sentenza della Corte Costituzionale sul DL n. 65 del 2015 riguardante il meccanismo di perequazione deciso dal Governo Renzi.

Pensioni anticipate, le ultime dichiarazioni su APE, Quota 41 e uscita donne

Nel frattempo si arricchisce di nuove dichiarazioni anche il dibattito riguardante gli interventi di flessibilità previdenziale che saranno portati avanti con la nuova legge di bilancio 2018. Nella nostra rubrica "Parola ai Comitati" e nella pagina Facebook "Riforma pensioni e lavoro" abbiamo evidenziato in più occasioni come le posizioni tra i diversi soggetti coinvolti nella discussione sulla riforma previdenziale siano ancora distanti. A cercare di fare nuovamente il punto della situazione è stato il Consigliere economico del Governo Marco Leonardi, che durante una recente intervista rilasciata per "Termometro Politico" è tornato su una possibile estensione dell'APE sociale e della Quota 41.

L'esponente dell'esecutivo ha spiegato che risulta allo studio un ampliamento degli anticipi pensionistici tramite la creazione di un'APE donna nel 2018, mentre un altro punto critico riguarderà la costituzione di una pensione di garanzia per i giovani. Più complicata invece la situazione riguardante un ampliamento dei fondi per le attuali pensioni anticipate, stante che la crescita del Pil per Leonardi non ha creato "nessun tesoretto da spendere", pertanto "i soldi son sempre quelli".

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