Le ultime novità al 14 agosto 2017 sulla riforma Pensioni e nello specifico su pensioni e donne, giungono dall'ex segretario della Fiom Maurizio Landini che è tornato ad incalzare il Governo e a dire la sua sulle recenti modifiche pensionistiche apportate. Dure le critiche del sindacalista soprattutto nei confronti dell'Ape volontaria, che considera una vera e propria 'follia' e dell'Ape sociale, 'un semplice palliativo': per Landini ad oggi si è fatto troppo poco per i lavoratori. E soprattutto deve essere abolito il meccanismo che collega l'adeguamento dell'età pensionabile all' aspettativa di vita.
Inoltre il decreto attuativo sull'Ape volontaria, ormai pronto, ha penalizzato le donne, a cui non è stato riconosciuto il lavoro di cura, e i lavoratori che svolgono mestieri pesanti la cui adv andrebbe rivista. I dettagli delle critiche e le iniziative promosse dal sindacalista al 14 agosto 2017, qualora il Governo non rispetterà i patti.
Pensioni 2017, Landini una furia contro il Governo: Ape volontaria una follia
L'ape volontaria, ha chiosato Landini, è una vera follia, dal momento che per andare in pensione il lavoratore dovrà accollarsi un mutuo. L'anticipo di mercato sta per entrare in essere dal momento che l'esecutivo ha modificato quanto richiesto dal Consiglio di Stato. L'avvio dell'ape volontaria, sebbene in forte ritardo rispetto ai tempi preventivati inizialmente, dovrebbe dunque essere imminente, ma per il sindacalista questo servirà a poco per risolvere i nodi previdenziali lasciati in sospeso.
Per i precoci e le donne si tratta di semplici 'pannicelli caldi', nulla a che vedere con quanto fin qui richiesto al Governo per tutelare maggiormente chi più duramente ha pagato la rigidità delle riforme del Governo Monti-Fornero. Se, ha aggiunto l'ex segretario della Fiom, l'esecutivo non rispetterà i patti, si passerà alla mobilitazione.
Le persone, ha chiosato stizzito, non possono pagare per le scelte sbagliate di un Governo, quello Monti, incentrato sul 'fare cassa'.
Precoci e donne tutti favorevoli allo stop dell'adv: sarebbe un segnale
I lavoratori precoci lo vanno dicendo da una vita nelle piazze, non è possibile che si neghi il diritto pensionistico dopo 40/41 anni di lavoro, quando vi sono persone che hanno avuto accesso alla pensione dopo pochi anni godendo di privilegi ad oggi intoccabili.
Ovviamente il riferimento e anche gli stessi politici che godono di vitalizi e pensioni elevate dopo pochi anni di lavoro. I lavoratori precoci e le donne potrebbero in parte trovare giovamento dalla proposta di legge 4600 di Roberto Simonetti che ambisce allo stop dell'aspettativa di vita fino al 2022. I lavoratori confidano infatti che Damiano la calendarizzi per tempo, affinché venga aggiunta al verbale condiviso, tra Governo e sindacati, che vedrà compimento poi nella legge di bilancio 2018. Molti i favorevoli allo stop dell'adv, un meccanismo eccessivamente rigido che ha contraddistinto la riforma Fornero.
Pensioni precoci e donne, le richieste dei lavoratori al Governo
La flessibilità concessa dal Governo fino ad oggi non è stata sufficiente a sanare i malumori dei lavoratori, le donne vorrebbero la proroga dell'opzione donna o quantomeno degli sconti contributivi significativi che premino il lavoro di cura svolto dalle stesse.
Visto che lamentano, giustamente, di essere non solo lavoratrici, ma sostitute di un 'welfare' misero e fallace nei confronti di bambini ed anziani. In massa sostengono sul web, confrontandosi, che il loro ruolo di 'care giver' le ha però spesso allontanate da carriere continuative, ponendole dinanzi a buchi contributivi che oggi impediscono loro di accedere alla pensione con le regole vigenti. I lavoratori precoci chiedono di poter accedere alla pensione con la quota 41 indistintamente dell'età anagrafica, e sperano di far comprendere al Governo che hanno già sacrificato la loro adolescenza e vorrebbero almeno potersi godere la loro vecchiaia. Landini è dalla parte delle ingiustizie generate dall'attuale sistema pensionistico, dunque si è detto pronto a vigilare l'operato del Governo e in caso di inadempimento di quanto concordato con i sindacati pronto alla mobilitazione. Landini si è detto categorico sia sull'ape sociale quanto sull'ape volontaria, rappresentano 'pannicelli caldi' , occorre che il Governo faccia di più.