Tra pochi giorni sarà possibile presentare le domande di inclusione e aggiornamento nella terza fascia delle graduatorie del personale ATA. Il Miur ha pubblicato un decreto, a tal proposito, specificando che tali domande potranno essere presentate dal 30 settembre al 30 ottobre 2017. Ricordiamo che potranno aderire al bando tutti i collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi, infermieri, cuochi e guardarobieri. Le domande dovranno essere presentate dagli aspiranti di terza fascia, in modalità cartacea tramite raccomandata a/r (o a mano) oppure tramite posta elettronica certificata e saranno di due tipologie: il modello D1 va presentato da coloro che si iscrivono in graduatoria per la prima volta; il modello D2 va presentato, invece, da coloro già inclusi nelle graduatorie di circolo e di istituto III fascia ATA del precedente triennio.

Dopo aver presentato tale modello i candidati dovranno scegliere le scuole in modalità digitale, ma le indicazioni saranno fornire dal Miur successivamente. Per le segreterie scolastiche si renderà disponibile una funzione apposita on-line che valuterà le domande e attribuirà i rispettivi punteggi ai candidati che avranno presentato il modello D. Proprio a proposito dei punteggi ci sono numerosi dubbi da parte degli aspiranti che si domandano sui vari gruppi Facebook o forum online dedicati se i loro punteggi basteranno per sperare di essere convocati per le varie supplenze.

Info e news sul punteggio ATA

Come specificato per gli aspiranti docenti, tutto dipende dalle varie circostanze e dalla provincia prescelta dal candidato.

Infatti, come riportato in questo articolo, vi sono alcune province del Nord in cui ci sono più posti disponibili e quindi le possibilità di lavorare anche con pochi punti, aumentano notevolmente. Dunque se i candidati non hanno problemi a trasferirsi al Nord, è consigliabile presentare domanda nelle province settentrionali riportate nel suddetto articolo.

In ogni caso è opinione condivida che con un punteggio inferiore a 9, è difficile lavorare in tutte le province d’Italia, anche se vale sempre la pena provarci. Con un punteggio anche leggermente superiore (10/11) si hanno buone possibilità nelle province settentrionali, invece per lavorare in province ampie e in centro Italia c’è bisogno di almeno 20 punti in linea di massima e, talvolta, anche con questo punteggio c’è il rischio di non essere convocati.

Come abbiamo specificato inizialmente, è difficile essere convocati per una supplenza con un punteggio inferiore a 9 e dunque, facendo un semplice calcolo per avere maggiori possibilità basterà aver conseguito un voto di maturità pari a 90/100. Infatti viene attribuito un voto da 6 a 10, alla votazione conseguita al titolo richiesto (specifico per ogni ruolo) per l’iscrizione nella graduatoria d’interesse.