Le ultime novità ad oggi 19 settembre 2017 vedono riaccendersi il dibattito sui vitalizi e sulle Pensioni dei parlamentari. Ad esprimere il proprio commento al riguardo nella serata di ieri è stato l'On Walter Rizzetto, che ha chiesto in una lettera inviata al Presidente della Camera di "poter accedere al trattamento pensionistico al pari di ogni lavoratore italiano pubblico e privato", equiparando di fatto i trattamenti. Nel frattempo sulla vicenda dei vitalizi è tornato anche il Presidente dell'Inps Tito Boeri, lamentando di non aver ricevuto i dati utili al fine di effettuare le necessarie valutazioni tecniche.
Infine, torneremo a parlarvi della nuova APE sociale e delle difficoltà davanti alle quali sono destinati a scontrarsi i lavoratori iscritti alla cassa edile. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Il nuovo intervento dell'On. Rizzetto sugli assegni dei Parlamentari
Dal Parlamento arriva una nuova lettera sulla "pensione (non il vitalizio) dei parlamentari" da parte dell'On. Walter Rizzetto, che si rivolge al Presidente della Camera chiedendo di sanare un'evidente ingiustizia. "Io penso che, secondo il principio di uguaglianza sociale che uno Stato civile dovrebbe garantire, non si possano fare macroscopiche differenze tra le persone. Che si sollevi il problema in solo modo mediatico o scendendo nel dettaglio (cosa che preferisco senza modificare la realtà per far capire altre cose), ritengo che il problema non siano i contributi versati (ormai vige questo regime) ma gli anni di anticipo rispetto ad un lavoratore comune che non riesce dopo 40 anni ad accedere alla pensione.
Secondo l'uguaglianza sociale perché non ribaltiamo il concetto?", si domanda il Vice Presidente della Commissione lavoro alla Camera. "Ovvero, diamo la possibilità a tutti di andare in pensione a 65 anni? Perché non allineiamo gli stipendi dei Parlamentari alla media degli stipendi europei? Perché non rivisitiamo il trattamento e le pensioni anche di tutti gli europarlamentari, nessuno escluso?
Nessuno parla della loro pensione dopo 5 anni o del loro enorme stipendio? Io voglio andare in pensione come tutti" conclude il Parlamentare, "così come ho versato montagne di contributi prima di fare il deputato".
Boeri punta il dito contro le mancate comunicazioni sui vitalizi
In merito al tema dei vitalizi nella giornata di ieri si è registrato anche l'intervento del Presidente Inps Tito Boeri, che ha lamentato l'impossibilità di procedere a degli approfondimenti.
"Ci è stato chiesto di fare valutazioni su alcune proposte di legge, ma non ci sono stato forniti i dati sui contributi dei parlamentari che avevamo richiesto, necessari per le valutazioni" ha dichiarato il Presidente dell'Inps, spigando che questo aspetto rende più complicato portare avanti il proprio lavoro. Secondo Boeri, la questione rischia di diventare un problema di credibilità perché dai vitalizi dipende anche la "fortissima sfiducia nei confronti della classe dirigente e dei corpi intermedi, che viene poi alimentata dalla propaganda populista".
Pensioni anticipate, serve abbassare l'età per l'accesso all'APE sociale
Nei nostri precedenti articoli abbiamo già sottolineato come alcune specifiche categorie di lavoratori rischino di risultare particolarmente penalizzate nella fruizione dell'APE sociale.
Un esempio fatto di recente sulle nostre pagine è quello dei dipendenti della scuola, che attendono ancora di ricevere le istruzioni da parte del Miur in merito alle proprie domande. Un altro comparto che rischia di trovarsi in difficoltà è però quello degli edili. Il Segretario generale della Fillea Cgil Alessandro Genovesi ha denunciato la situazione degli operai "che continuano a morire sulle impalcature, vittime di lavoro nero, sfruttamento ed un ingiusto sistema previdenziale". Secondo il sindacalista, "l'APE social con i suoi vincoli (35 anni di contributi di cui 6 su gli ultimi 7 a lavoro) è stata un flop per i nostri settori. Aspettiamo le tabelle ufficiali ma dai dati in nostro possesso sono state meno di 600 le domande presentate all’Inps, per le difficoltà (superate solo a 48 ore dalla scadenza) di reperire la documentazione, ma soprattutto perché dopo anni di crisi praticamente nessun edile, come continuamente denunciato dalla Fillea Cgil, aveva e ha quei requisiti".
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