Quello delle Pensioni resta sempre un argomento delicato, soprattutto in Italia dove da mesi e forse anni si dibatte sulla sostenibilità dell'attuale sistema pensionistico, rinnovato recentemente dalla tanto discussa riforma Fornero. E' arrivata oggi un'importante ufficialità, derivante da una firma del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
La notizia
Il numero uno del governo italiano nella mattinata di oggi, 4 settembre, ha firmato il Dpcm sull'ape volontaria. E' stata la stessa presidenza del Consiglio, attraverso una foto pubblicata su Twitter, a rendere ufficiale la cosa.
In particolare c'era attesa per la retroattività dell'Ape volontaria a partire dal maggio scorso. Chi avrà raggiunto un sufficiente numero di anni di contributi potrà scegliere di andare in pensione con un po' di anticipo beneficiando di un prestito che sarà rimborsato all'ente previdenziale attraverso delle rate corrisposte con delle trattenute sull'assegno pensionistico. Ma cosa si intende per retroattività dell'Ape Volontaria? Nel testo riportato dall'Ansa si legge: "Coloro che hanno maturato i requisiti in una data compresa tra il primo maggio 2017 e la data di entrata in vigore del presente decreto possono richiedere, entro 6 mesi dall'entrata in vigore del presente decreto, la corresponsione di tutti i ratei arretrati maturati a decorrere dalla suddetta data di maturazione dei requisiti".
Requisiti
Bisogna avere almeno 63 anni ed avere come distanza massima 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia con 20 anni di contributi. Secondo alcuni calcoli il prestito che il futuro pensionato dovrà rimborsare avrà un Taeg del 3,2%. Sono, inoltre, previste garanzie assicurative in caso di decesso del pensionato che avrà 20 anni per rimborsare l'intera cifra di cui ha beneficiato per anticipare il pagamento dei contributi mancanti, passato tale periodo tornerà a percepire per intero la sua pensione netta.
Secondo le stime sarebbero 300.000 le persone che potrebbero beneficiare dell'Ape volontaria nel 2017 e 115.000 nel 2018.
Nessun obbligo
Va sottolineato come per i lavoratori l'Ape Volontaria sia una facoltà, non un obbligo. Anche farne richiesta non rappresenta un atto vincolante, tenuto conto che prima va chiesto all'Inps di verificare la presenza di tutti i requisiti, allegando l'indicazione del finanziatore a cui richiedere il prestito e l'ente assicuratore a tutela dell'eventuale premorienza. Nel momento in cui il lavoratore si trova davanti tutto il quadro della situazione è libero di far decadere la propria richiesta.