Le ultimissime novità al 18 settembre 2017 sul fonte Pensioni continuano a riguardare il caldissimo tema dell'aumento dell'età pensionabile, la tematica, specie in vista della Legge di Bilancio 2018 interessa moltissimo i lavoratori, in primis i precoci, i sindacati ed alcuni politici che sono in pressing per ottenerne lo stop dell'adv. Gennaio 2019 è sempre più vicino e l'adeguamento da parte del Governo potrebbe essere alle porte, dal momento che pare non vi sia alcuna intenzione da parte dell'esecutivo di modificare il meccanismo che associa l'età pensionabile all'aspettativa di vita.

Dopo gli ultimi avvenimenti, di cui parleremo nell'articolo, la Cgil attraverso i massimi rappresentanti ha inoltrato al Governo un vero e proprio ultimatum, si va verso la mobilitazione? I dettagli al 18 settembre 2018

Pensioni anticipate 2017: stop pdl 4600, Cgil invia ultimatum al Governo

Purtroppo la proposta di legge targata Roberto Simonetti non solo non vedrà la luce nella prossima Legge di bilancio, ma addirittura è stato posto il rifiuto per avviarne l'iter, dunque non entrerà nemmeno in discussione. Come forse qualcuno di voi ricorderà avevamo intervistato sulla pdl 4600 l'onorevole leghista che ci aveva spiegato come lo scopo primario fosse proprio quello di indurre il Governo verso lo stop del meccanismo rigido che collega in modo automatico l'età pensionabile con l'aspettativa di vita, l'onorevole nella sua pdl ha proposto la sospensione dell'automatismo fino al 2022.

Le parti sociali ed il Governo torneranno ad incontrarsi nuovamente, dopo i deludenti tavoli di confronto del 7 e del 13 settembre scorsi, i primi di ottobre. Dal momento che il Ministro del Lavoro Poletti non si è ancora esposto per mancanza di dati Istat ufficiali, i sindacati annunciano che la pazienza loro e dei lavoratori è finita, occorrono risposte chiare in quella sede, in caso contrario si andrà verso la mobilitazione.

Le ultime indiscrezioni trapelate indicano la volontà sempre più stringente da parte dei rappresentanti dei lavoratori di voler indire una mobilitazione nazionale.

Ultime notizie pensioni 2017, no aumento a 67 anni generalizzato

Roberto Ghiselli, Cgil, ad esempio fa sapere che i sindacati si dicono assolutamente insoddisfatti di quanto sin qui ottenuto in misura previdenziale, si tratta, dice di "timidi passi in avanti del tutto irrilevanti".

Anche Cisl e Uil, fa sapere Ghiselli, sono della stessa idea e il sindacalista ha invitato tutte le strutture ad organizzare assemblee tra gli iscritti, è necessario dice, cercare di modificare la nefasta Legge Fornero, fatta per fare cassa a danno dei lavoratori. Non è dunque più possibile accettare rinvii da parte dell'esecutivo, la Legge di bilancio 2018 deve, fa intendere il sindacalista, essere l'occasione per andare verso un cambiamento, bloccando, almeno l'aumento dell'età pensionabile. Se, ribadisce ferreo, entro i primi di ottobre l'esecutivo non fornirà risposte esaudienti, sarà necessario pensare seriamente ad una mobilitazione. Il pressing maggiore nei confronti del Governo è per bloccare l'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni dal 2019, l'aumento, precisa Ghiselli, quanto meno non può e non deve essere generalizzato.

Bisogna valutare le singole carriere lavorative, giacché non tutti i lavoratori hanno la stessa aspettativa di vita. Anche I lavoratori precoci hanno deciso, fa sapere attraverso un post su Fb Roberto Occhiodoro, amministratore del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' di portare a casa almeno lo stop dell'adv per il 2019, ma per tutti! La quota 41 per tutti a prescindere dall'età anagrafica resta il cavallo di battaglia del gruppo, ma i lavoratori preferiscono portare a casa in questa Ldb 2018 almeno un risultato, piuttosto che nulla.

Pensione minima garantita, Cgil: nessun accordo

La Cgil fa inoltre sapere che non si è raggiunto alcun accordo nemmeno sulla pensione minima garantita, in quanto così come è stata pensata dal Governo alimenterebbe unicamente il lavoro nero, facendo passare il messaggio che la carriera non ha alcun valore per costruire la stessa.

Va affrontato il dramma delle carriere discontinue e puntare dunque su maggiori garanzie in campo lavorativo da offrire ai giovani. La Cgil dunque ha lanciato il suo ultimatum, non resta che vedere se il Governo deciderà di evitare la mobilitazione o se invece andrà avanti per la propria strada.