L’attesa è finita, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur) ha aperto ufficialmente l’aggiornamento della terza fascia delle Graduatorie d’Istituto. L’operazione è valida sia per l’aggiornamento dei punteggi per coloro già presenti nello scorso triennio che per quanti chiederanno la prima iscrizione. Con l’avvio delle procedure di domanda, dal Ministero fanno sapere che è possibile presentare istanza e che gli interessati avranno tempo fino al 30 ottobre. Vediamo come funzionerà il tutto, un piccolo vademecum per gli interessati al bando.
Modelli
Sono stati creati e messi a disposizione degli aspiranti Ata, 2 modelli a seconda del profilo del candidato, cioè se alla prima iscrizione o se alla richiesta di aggiornamento punteggi. In primo luogo va scelta una Scuola che si occuperà di recepire l’istanza e deve essere all’interno della provincia di riferimento, quella in cui si chiederà di essere convocati per il lavoro. Sarà a questa scuola che andrà inoltrata la domanda con raccomandata A/R, con Posta Certificata (PEC) o a mano preso la segreteria della stessa. Il modello D1 serve per la prima iscrizione, il D2 per soggetti già presenti nelle graduatorie. Va ricordato che l’inserimento in graduatoria non significa concorrere per un posto a tempo indeterminato perché le assunzioni a ruolo vengono scelte dalle graduatorie permanenti.
La terza fascia è quella da cui si prelevano i supplenti, cioè incarichi a tempo determinato. Resta inteso però che il passaggio dalla terza fascia e quindi dalle supplenze è necessario per quanti aspirano ad un posto a tempo indeterminato e quindi ad essere inseriti nelle graduatorie permanenti. Infatti sono necessari 24 mesi di servizio nelle scuole, anche non consecutivi, per poter finire nelle graduatorie permanenti.
Requisiti e possibilità
Il bando si rivolge a collaboratori scolastici, cuochi, guardarobieri, assistenti istituti agrari, assistenti tecnici ed amministrativi ed infermieri. Nel bando ci sono i titoli da possedere per una qualsiasi di queste categorie, fermo restando il fatto che la maggior parte delle possibilità sono da collaboratore scolastico, quello che comunemente viene chiamato bidello.
Il bando è aperto a cittadini italiani, comunitari, extra comunitari con permesso di soggiorno di lunga durata (l’ex carta di soggiorno) e rifugiati politici, sempre che siano in possesso degli altri requisiti di accesso. dopo la fase di inoltro delle istanze, sarà a cura delle segreterie completare l’inserimento delle candidature sul sistema Polis, cioè istanze online. I candidati successivamente e solo tramite la procedura Polis, dovranno iscriversi sul portale e scegliere le 30 scuole dove vorrebbero essere chiamati per eventuali supplenze. Titoli di studio ed esperienze lavorative sono i fattori discriminanti che servono per il punteggio in graduatoria.
Alcuni consigli
Fermo restando che in rete ci sono numerosi articoli che consigliano in quali regioni ed in quali province inviare la candidatura, alcune cose vanno conosciute per avere maggiori possibilità di convocazione.
Chi è già inserito nelle graduatorie di terza fascia, ma desidera cambiare profilo, dovrà utilizzare il modello D1 di prima iscrizione. La domanda va presentata solo ad una scuola, perché la presentazione in più istituti costerà l’annullamento di tutte le istanze e la mancata iscrizione in graduatoria. Per quanto riguarda le province più papabili, l’unico dato certo è quello del MIUR dopo la chiusura delle operazioni di mobilità. Dare per scontato che una provincia sia migliore di un’altra però è difficile, con molte scuole che sicuramente attingeranno dalle Messe a Disposizione inviate dagli aspiranti supplenti per tutto l’anno senza attendere l’aggiornamento delle graduatorie. In linea di massima, dopo la mobilità sembrano più appetibili Lombardia ed Emilia Romagna, dove con un punteggio di almeno 9 punti, a Milano, Brescia, Bergamo, Bologna e Modena, sembra ci siano vuoti di organico rilevanti.
Ecco perché è consigliabile inserire tutti le eventuali esperienze lavorative anche inferiori ai 30 giorni avute, oppure inserire nuovi titoli ottenuti per coloro che erano già presenti in graduatoria. Il punteggio sarà molto importante per riuscire a spuntare una supplenza, anche breve.