Dopo l'allarme lanciato nella giornata di ieri dall'INCA in merito ai numerosi respingimenti in arrivo dall'Inps riguardo le domande di accesso all'APE sociale abbiamo contattato l'On. Patrizia Maestri (PD) della Commissione lavoro alla Camera ed il Segretario Confederale della Cgil Roberto Ghiselli per cercare di comprendere meglio cosa sta accadendo in merito alle domande inoltrate dai lavoratori.

Pensioni: la Commissione Lavoro chiede un incontro urgente all'INPS per avere chiarimenti sulle domande di pensione respinte

"Dalla settimana scorsa in Commissione lavoro della Camera abbiamo ripreso la discussione su 5 risoluzioni tra cui la mia 0-00934 in merito a "iniziative per tenere conto, ai fini dell accesso al pensionamento, delle differenti aspettative di vita e per inserire tra le categorie di lavoratori impegnati in attività usuranti anche gli operatori socio sanitari", ci spiega l'On.

Patrizia Maestri. "A queste risoluzioni si è aggiunta quella della collega On. Gnecchi, finalizzata al rinvio dell'adozione del provvedimento di adeguamento dei requisiti per l'accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita. Questo per sostenere la necessità nella prossima legge di bilancio di rafforzare l'Ape social, ampliare la platea dei soggetti e consolidare il principio della differenza di aspettativa di vita a seconda delle diverse attività lavorative. Nel corso di queste discussioni", prosegue la Parlamentare, "siamo venute a conoscenza del rigetto da parte di INPS di tante domande di Ape social, anche a causa di interpretazioni eccessivamente restrittive delle norme.

Non possiamo permetterci di non far valere il diritto all'accesso alla pensione per tante lavoratrici e lavoratori che posseggono i requisiti. Per questi motivi stamattina la collega On. Gnecchi ha richiesto alla Presidenza della Commissione un'audizione con la direzione dell'INPS, per essere informati rispetto al numero delle domande e chiedere chiarimenti dei motivi di respingimento".

In merito all'Ape social, l'On. Patrizia Maestri ha evidenziato che si tratta di "un provvedimento importante, frutto del confronto tra governo e sindacato: dev'essere applicato, corretto in alcune storture e migliorato, aggiungendo altre attività faticose come i lavoratori dell'edilizia in altezza e altri. Lo scopo è quello di mandare in pensione tutti coloro che hanno svolto lavori gravosi o che posseggono i requisiti previsti dalla norma".

APE social: dalla CGIL preoccupazione per l'emergere di una situazione allarmante

Le parole del Segretario Confederale Cgil Roberto Ghiselli confermano la preoccupazione delle parti sociali in merito alla vicenda. "Anche se ancora non abbiamo un quadro complessivo, sta emergendo una situazione allarmante dall'esame delle domande per l'accesso all'Ape sociale e alle misure per i precoci. L'INPS, con motivazioni in certi casi assurde e fuori dal contesto normativo, sta respingendo un numero molto alto di domande" fa notare il sindacalista, evidenziando che così facendo "si impedisce a migliaia di lavoratori di accedere ad un legittimo diritto. Ci risulta che siano state respinte domande per chi ha utilizzato un voucher, o se ha fatto versamenti volontari, o se opera nel settore dell'igiene ambientale o nel lavoro di assistenza ai non autosufficienti, settori riconosciuti dalla normativa.

Come sindacato ci stiamo attivando per un incontro urgente con Inps e Governo per superare l'incredibile situazione, e il tema lo porteremo anche al tavolo generale con il Ministro Poletti lunedì prossimo. Nel frattempo", conclude Roberto Ghiselli, "invitiamo i lavoratori coinvolti a rivolgersi al patronato per attivarsi nella richiesta di un riesame, qualora le ragioni del respingimento fossero, come nella maggior parte dei casi sono, infondate".

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