Dopo la conferma da parte dell'Istituto Nazionale di Statistica in merito all'adeguamento dei requisiti all'aspettativa di vita, il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini risponde indignato al Governo Gentiloni sull'infamia che si starebbe concretizzando e che penalizzerebbe migliaia di lavoratori prossimi al pensionamento.

Salvini: 'aboliamo la Legge Fornero'

"Dal 2019 italiani in pensione a 67 anni. Una vergogna, una follia, un'infamia. Via la Legge Fornero, il mio primo impegno al Governo", ha spiegato il Leader del Carroccio ribadendo la necessità di abrogare definitivamente la precedente riforma pensionistica visto che ha penalizzato migliaia di lavoratori rendendo rigide le norme del sistema previdenziale italiano.

Proprio mentre il Governo Gentiloni sembra concentrato sui temi prioritari da inserire nella nuova Legge di Stabilità, ovvero, pensione di garanzia per le giovani generazioni, riconoscimento dei lavori di cura e assistenza per le lavoratrici, estensione dell'Ape Sociale e della Quota 41 e proroga del regime sperimentale donna, il Leader della Lega Nord torna a parlare del meccanismo di Quota 100, il meccanismo da lui stesso ipotizzato che darebbe maggiore flessibilità in uscita dall'attività lavorativa.

Torna l'ipotesi di Quota 100 e Quota 40

Con tale meccanismo, infatti, un lavoratore avrebbe la possibilità di anticipare l'uscita dopo la maturazione di almeno 60 anni di età anagrafica e 40 anni di contribuzione effettiva.

Mentre per i lavoratori precoci si starebbe pensando all'introduzione della Quota 40, ovvero, la possibilità di fruire del pensionamento anticipato dopo il raggiungimento di 40 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni. In tal caso, però, si dovrà dimostrare di aver iniziato a svolgere l'attività lavorativa almeno 12 mesi prima del compimento del 19esimo anno di età anagrafica.

Proposte sostenute anche dai vari partiti politici e soprattutto dall'onorevole Massimiliano Fedriga che avrebbe già firmato il disegno di legge da depositare in Commissione Lavoro alla Camera. "Siete pronti a darci una mano? È un chiaro segnale che lascia intendere la volontà di cambiare le cose come in passato annunciato.

Inoltre con le elezioni politiche del 2018 oramai prossime è fisiologico per la politica aumentare la cassa di risonanza", ha spiegato ancora Matteo Salvini che continua la sua battaglia per garantire maggiore flessibilità in uscita.