Continua la battaglia dei lavoratori precoci affinché il Governo Gentiloni possa dare una risposta concreta al loro problema. Dopo l'approvazione della precedente Legge di Stabilità, entrata in vigore il primo gennaio 2017, infatti, migliaia di lavoratori si sono visti penalizzati dalle restrizioni imposte con la manovra finanziaria.

Continuano le mobilitazioni dei precoci

Si tratta dell'estensione del meccanismo di Quota 41 solo ad una particolare categoria di soggetti: disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali, caregivers che assistono familiari con disabilità grave, addetti a mansioni particolarmente usuranti e faticose e invalidi con una percentuale di inabilità pari o superiore al 74 %.

E' questo il motivo che spinge i precoci a continuare le mobilitazioni. Come scrive "Il Sussidiario", infatti, questa categoria di lavoratori si è detta pronta a scendere nuovamente in piazza per chiedere l'approvazione della Quota 41 per tutti i lavoratori che darebbe loro la possibilità di anticipare l'uscita dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contributi effettivamente versati indipendentemente dall'età anagrafica.

"Nonostante la delusione e la rabbia per il poco che si è fatto, specialmente nei confronti di noi precoci, io e Roberto Occhiodoro abbiamo pensato che i quarantunisti debbono assolutamente esserci. Invito tutti gli scritti e i comitati a partecipare alla manifestazioni", ha scritto una delle rappresentanti del gruppo Lavoratori precoci uniti a tutela di propri diritti.

Probabile misura di ampliamento nella Legge di Stabilità 2018

Intanto, il delicato tema dei lavoratori precoci torna al centro delle discussioni: difatti, si attende il 15 ottobre, data in cui i lavoratori precoci dovrebbero ricevere la certificazione da parte dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, anche se in molti si vedranno slittare al 2018 la data del pagamento della prestazione.

Per i lavoratori precoci, al momento, non verrà adottato nessun provvedimento, anche se nella prossima Legge di Stabilità potrebbe essere inserita una misura riguardante l'ampliamento della platea dei beneficiari. Temi prioritari del Governo Gentiloni, infatti, sono la pensione di garanzia per i giovani, il riconoscimento del lavoro di cura e assistenza per le lavoratrici, l'estensione dell'Ape Sociale e la proroga del regime sperimentale donna che dovrebbero prendere piede con la prossima Legge di Stabilità 2018 sulla quale si inizierà a lavorare entro la metà di ottobre.