"La previdenza non è una priorità", con questa frase il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti avrebbe infranto ogni aspettativa delle organizzazioni sindacali che continuano invano la loro battaglia al fine di inserire alcuni interventi nella Legge di Bilancio 2018 volti a cambiare alcune norme rigide dettate dalla precedente Riforma Fornero.
Governo pronto ad interventi sul tema lavoro
Sono altri, infatti, gli argomenti che il Governo Gentiloni prenderà in esame a margine della riapertura del cantiere sulla prossima Legge di Stabilità che con molta probabilità entrerà in vigore il prossimo primo gennaio.
Si tratta di alcuni provvedimenti sul tema lavoro. Lo stesso Poletti, infatti, avrebbe ribadito la necessità di intervenire con alcuni provvedimenti relativi alla proroga della cassa integrazione straordinaria oltre a nuovi sgravi contributivi fino ad una percentuale del 50 % per favorire le assunzioni delle giovani generazioni che oggi fanno sempre più fatica ad entrare nel mondo del lavoro.
Nulla da fare, invece, per le misure sulla previdenza che dovranno aspettare ancora visto che il Ministro del Lavoro Poletti avrebbe altre priorità. Nonostante il pressing continuo delle parti sociali, infatti, nessun intervento sembra essersi nel mirino del Governo Gentiloni per quanto riguarda la famigerata Quota 100 ideata dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano e depositata alla Camera nel 2015 volta a garantire una maggiore flessibilità in uscita a migliaia di lavoratori penalizzati dalla Riforma Fornero.
Atteso per oggi il nuovo vertice
Intanto, era atteso per oggi il vertice fra il Governo e le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil volto a discutere gli interventi da inserire nella nuova Legge di Bilancio. Tra gli argomenti da discutere, infatti, anche la proroga del regime sperimentale donna oltre il 31 dicembre 2018 che consentirebbe alle lavoratrici di lasciare in anticipo l'attività lavorativa dopo la maturazione di almeno 57 anni di età anagrafica e 35 anni di versamenti contributivi oltre al riconoscimento dei lavori di cura e assistenza ai fini contributivi.
A tale proposito la rappresentante del Comitato Opzione Donna Social Orietta Armiliato avrebbe affermato: "Il Governo vagli con attenzione quanto proposto dai sindacati. Staremo a vedere se l'esecutivo inserirà nella nuova manovra finanziaria un intervento con questo obiettivo".