Dalla Cgil arriva una presa di posizione decisa in merito all'esito dell'incontro di questa mattina tra Governo e sindacati per quanto concerne la questione previdenziale. A parlare negli ultimi minuti è stato il Segretario Generale della Spi - Cgil Ivan Pedretti, esprimendo tutta la propria contrarietà sull'esito finale del tavolo. "Non ci siamo. Non ci siamo proprio" ha evidenziato il sindacalista, facendo quindi il punto della situazione. "Con arroganza il Governo non risponde ai problemi di milioni di persone e disattende gli impegni che si era preso per la seconda fase di confronto con i Sindacati sulle Pensioni.

Arrivati a questo punto", ha quindi proseguito Pedretti, "credo davvero non sia più rinviabile una grande mobilitazione dei lavoratori e dei pensionati per far sentire la propria voce". Dopo la manifestazione dello scorso sabato i sindacati si preparano quindi a tornare in piazza, alzando il pressing sull'esecutivo e rivendicando l'inserimento di maggiore flessibilità all'interno della prossima legge di bilancio.

Confronto Governo - Sindacati, cresce la preoccupazione

Che la situazione fosse tesa si era già capito questa mattina, quando si sono registrati i primi riscontri in merito all'andamento dell'incontro. Ad esprimere "preoccupazione per le risposte sulla previdenza" era stata inizialmente Susanna Camusso, prima dell'inizio della riunione con il Ministro Giuliano Poletti.

La sindacalista ha quindi proseguito sulla stessa linea anche durante la conferenza stampa realizzata al termine dell'appuntamento, indicando che le problematiche da risolvere restano numerose. Oltre al tema dell'aumento dell'età pensionabile per l'aspettativa di vita (che porterà l'uscita di vecchiaia a 67 anni nel 2019), vi sono ancora problemi con le domande già presentate per l'APE sociale.

Anche in merito a quest'ultima vicenda, la leader della Cgil esprime la propria contrarietà, spiegando che "non ci pare ci siano risposte".

Sulla FASE 2 le parti sociali riscontrano distanza rispetto agli accordi

La situazione appare quindi critica e le posizioni delle parti restano al momento troppo lontane per essere conciliate.

Dalla Cgil si parla infatti di "grande distanza" rispetto a quanto era stato già deciso all'interno della FASE 2 nel confronto sulla previdenza conclusosi lo scorso anno. Una valutazione complessiva sulla questione arriverà solo con il testo della nuova Manovra, ma Susanna Camusso ha sottolineato che le risposte devono andare nella direzione degli accordi già presi.

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