I sindacati tornano in piazza per la fase due della riforma Pensioni. La parti sociali chiedono all'esecutivo quello che sostanzialmente è stato promesso prima dal Governo Renzi, che ha messo i suoi impegni nero su bianco sottoscrivendo un verbale d'intesa generale con i sindacati a margine del confronto sulla fase 1, poi dal Governo Gentiloni, che si è impegnato in questi mesi a dare seguito a quanto previsto dall'accordo e a introdurre significative novità per giovani e donne. Ma nelle ultime ore, mentre si avvicina la riunione del Consiglio dei Ministri sulla legge di Bilancio 2018, il governo sembra in alto mare, alle prese con tante proposte e poche risorse finanziarie.

Altro che modifiche alla legge Fornero.

'Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani' lo slogan dei sindacati

Lo slogan dei sindacati è sempre lo stesso, quello ripetuto a gran voce e in ogni canale da tre anni a questa parte: "Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani", scritta che campeggia nei manifesti stampati da Cgil, Cisl e Uil. Oltre che il diritto alle pensioni si rivendica il rinnovo dei contratti degli impiegati della Pubblica amministrazione e il miglioramento dei servizi sanitari. Ma è soprattutto per la fase due della riforma pensioni che i sindacati il 14 ottobre torneranno a manifestare. L'appuntamento è davanti le prefetture delle principale città d'Italia. Iniziative previste, tra le altre città, a Milano, Roma, Bologna, Firenze, Torino, Napoli, Bari, Palermo, Agrigento.

Chiesta più flessibilità nell'ambito della fase due della riforma pensioni

Più fondi da destinare al lavoro dei giovani, occupazione stabile, pensioni dignitose, più flessibilità nell'uscita dal lavoro verso nuove forme di pensione anticipata, stop all'aumento dell'età pensionabile in automatico previsto dalla legge Fornero, riconoscimento ai fini pensionistici del lavoro di cura familiare.

Queste sono le proposte di sindacati nell'ambito del tavolo di confronto sulla fase due della riforma pensioni che tornerà a riunirsi la prossima settimana mentre si avvicina la discussione in Parlamento sulla legge di Bilancio 2018. Dal governo si attendono ancora risposte in merito all'estensione della Quota 41 per tutti i lavoratori precoci e non solo per una parte; sulla proroga o la stabilizzazione di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici; sull'effettiva attivazione dell'Anticipo pensionistico volontario per i lavoratori over 63.