La Scuola italiana, purtroppo, nell'ultimo periodo è tornata a far parlare di sè per notizie poco edificanti. Da quando è iniziata la scuola, in meno di un mese, si è parlato di tre fatti di cronaca gravissimi. Prima dell'aggressione alla professoressa di Cagliari, commessa da parte di un alunno che ha aggredito la docente con un pugno dopo che era stato rimproverato per aver usato il cellulare in classe; poi dell'aggressione alla docente nel cosentino (dopo aver rimproverato un'alunna vestita in modo poco consono all'ambiente scolastico, la professoressa è stata aggredita dalla madre della discente) e infine l'aggressione al Preside.
In questo caso si è trattata di un'aggressione avvenuta in provincia di Bari, esattamente a Putignano. I carabinieri hanno già identificato gli autori dell'aggressione, avvenuta, secondo i bene informati, per vendicare la mancanza di intervento da parte del preside in un episodio di bullismo avvenuto nella sua scuola.
Supplenze a scuola revocate: fatto clamoroso nel Salento
Adesso la scuola torna a far parlare di sè per un fatto clamoroso: in provincia di Lecce, secondo quanto riportato dal sito TeleRamanews, sono state revocate le supplenze ai diplomati magistrali con riserva, in buona posizione per l'accettazione dell'incarico. Questa decisione è stata presa per i docenti di scuola dell'Infanzia e scuola primaria.
Dall'Ufficio scolastico parlano di provvedimento necessario per evitare disparità con le altre province. Infatti a Brindisi l'UST ha fatto esplicita richiesta di non assumere a tempo determinato i diplomati magistrali inseriti in gae con riserva. La situazione è abbastanza tesa nel Salento, tanto che già una quarantina di docenti ha deciso di rivolgersi all'avvocato Simona Manca.
"A quanto pare, dicono gli esclusi, ci sono figli e figliastri e noi vogliamo vederci chiaro". La situazione, insomma, continua ad essere molto complessa e, al momento, non appare esserci molta chiarezza al riguardo. Inoltre, arrivano notizie di problemi con le supplenze anche da altre province. Secondo quanto riporta scuolainforma.it, sia in provincia di Bari che in provincia di Firenze, sarebbero state assegnate supplenze a docenti che in graduatoria venivano dopo altri colleghi con punteggio maggiore.
Tante cattedre vacanti
Intanto sul sito Orizzonte Scuola si parla delle numerose cattedre vacanti in Italia. In provincia di Firenze si parla di oltre 1300 insegnanti di sostegno che mancano all'appello, mentre in provincia di Roma mancherebbero addirittura ancora 500 docenti della scuola dell'Infanzia. Situazione simile anche nel meridione italiano. A Palermo, ad esempio, sono circa 400 i maestri di sostegno che mancano tra Infanzia e Primaria e 130 sono le cattedre scoperte tra scuola media e scuola superiore.