Nell'ultimo periodo, sta davvero accadendo di tutto nel mondo della scuola. Nei giorni scorsi, aveva fatto il giro del web la storia della professoressa che era stata aggredita da un suo studente con un pugno in pieno volto. La professoressa di Cagliari ha scritto una lunga e toccante lettera, della quale riportiamo alcuni stralci: "quel giorno sono entrata in classe, un mio studente di 14 anni stava utilizzando il cellulare. L’uso del cellulare non è consentito durante le ore di lezione. L’ho rimproverato. Però non mi aspettavo quel pugno sul mio viso [...] Ho perso l’equilibrio, sono caduta a terra e sono svenuta [...] ho pensato a quello che la Scuola è diventata."

Dopo questo gravissimo fatto accaduto in Sardegna, se ne è verificato un altro che ha dell'incredibile.

Una professoressa, dopo aver rimproverato un'alunna sedicenne per l'abbigliamento e l'atteggiamento tenuto durante la lezione, è stata aggredita dalla madre dell'alunna. Questo fatto è accaduto nel cosentino. Quando la professoressa ha rimproverato l'alunna, quest'ultima avrebbe abbandonato l'aula probabilmente per chiamare la madre, la quale subito dopo si è presentata in classe dove ha spinto e strattonato l'insegnante, rea semplicemente di svolgere il suo lavoro. Una situazione davvero incresciosa: la notizia ha fatto anche in questo caso molto clamore.

Altra aggressione: stavolta la vittima è il Preside

Purtroppo, dopo questi due episodi da condannare, se ne è registrato ieri 11 ottobre. Un'altra aggressione è avvenuta stamattina in Puglia.

Due ragazzi hanno fatto irruzione in un istituto scolastico di Putignano, dove hanno picchiato a sangue il Preside, colpendolo con calci e pugni. L'uomo ha riportato ferite al volto ed è stato ricoverato d'urgenza. Si tratta del terzo episodio di violenza nei confronti di Presidi e Professori da quando è iniziato l'anno scolastico, meno di un mese addietro.

Anche in questo caso, sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno identificato i due aggressori.

Insomma, ancora una volta, nella scuola italiana, accade quello che nessuno vorrebbe mai che accadesse. La maleducazione e la mancanza di rispetto nei confronti di figure importantissime per la vita degli stessi alunni, come docenti e presidi, è ormai ai massimi livelli e questo non può che essere un fatto negativo, se non allarmante, per la società del futuro che sembra crescere senza ideali e con poche, pochissime, linee guida.

I fatti di questi giorni sono intollerabili e, come la stessa professoressa aggredita da un pugno, ha detto nella sua lettera, è necessario che la scuola torni ad essere una "palestra di vita". Insomma, non manca la preoccupazione per certi episodi violenti che iniziano ad essere fin troppo frequenti in giro per l'Italia.