Con un comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale in data 17 novembre 2017, il Codacons, una delle più grandi associazioni a tutela dei consumatori, ha dato comunicazione di voler proporre un ricorso al Tar contro i criteri del "Regolamento per la definizione delle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali per l'accesso ai ruoli della dirigenza scolastica", predisposto con Decreto Ministeriale n°138/2017. In base a tale Regolamento dovrebbe essere reso pubblico, a breve, il Bando di Concorso per gli aspiranti Dirigenti Scolastici.

Ma secondo il Codacons esso è discriminatorio in quanto esclude, di fatto, il personale appena immesso e i precari. Vediamo di capire più approfonditamente le ragioni di questa nuova azione del Codacons e come, eventualmente, possiamo aderire.

I fatti contestati dall'associazione dei consumatori

Quello che il Codacons contesta al nuovo Regolamento, che nelle intenzioni del ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli dovrebbe risolvere definitivamente il problema della mancanza di Dirigenti Scolastici titolari, è il disposto dell'articolo 6, secondo il quale al futuro concorso pubblico potranno partecipare solo coloro che sono assunti con contratto a tempo indeterminato tra il personale docente ed in possesso dei titoli di studio necessari e ordinariamente richiesti per questo tipo di Concorsi Pubblici, come ad esempio la laurea.

Ma, in più è necessario che il candidato abbia maturato almeno 5 anni di servizio all'interno delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale.

Chi viene escluso dal Regolamento

Di conseguenza, secondo l'associazione a tutela dei consumatori, è facile determinare le categorie che vengono automaticamente escluse. E cioè, in primo luogo, il personale docente appena immesso in ruolo o che, diversamente, non ha superato il periodo di prova di un anno.

E, in secondo luogo, i docenti precari abilitati, in possesso dei necessari titoli di studio e che hanno accumulato 5 anni di servizio, anche non continuativo, ma con contratti a tempo determinato in scuole statali o paritarie.

Per tali motivi, il Codacons, ribadiamo, intende proporre l'impugnazione del Regolamento con una procedura di ricorso collettivo davanti al Tar del Lazio. Sul sito dell'associazione, chi lo desiderasse, può accedere al link per aderire al ricorso, che verrà proposto non appena il bando di concorso sarà reso pubblico.