Rinnovo del contratto della Scuola 2017 e nuove misure per l'istruzione a partire dal 2018 con una mini-riforma che interesserebbe, in particolar modo, le scuole dell'infanzia. Sono questi i pilastri sui quali si muove il Partito democratico in vista della campagna delle elezioni politiche che potrebbero segnare un riavvicinamento, nell'ambito scuola, di Matteo Renzi e di Michele Emiliano. La riforma della Buona scuola aveva messo uno contro l'altro i due esponenti del PD, soprattutto sull'algoritmo dei docenti e sulla mobilità 2016, come ammesso dallo stesso Matteo Renzi, ma il tempo pieno nella scuola dell'infanzia è un tracciato percorribile e condivisibile.

Almeno secondo quanto riporta Italia Oggi nell'edizione odierna che scrive anche delle ultime novità sul rinnovo del contratto della scuola e dello stipendio dei docenti.

Contratti scuola e docenti infanzia: le novità di oggi 14 novembre 2017

Il primo punto è quello del tempo pieno dei docenti nelle scuole dell'infanzia. Si tratterebbe di una soluzione professionale per fare in modo da sfoltire i docenti precari delle scuole primarie del Sud e impedire che debbano trasferirsi al Nord per lavorare. Matteo Renzi è pronto a portare avanti questo punto del programma da sottoporre agli elettori in una logica di ampliamento anche della coalizione degli esponenti dell'area di centrosinistra. Tuttavia è una questione che verrà affrontata nella prossima legislatura, mentre alcune misure riguardanti la scuola dell'infanzia potrebbero essere adottate già nella legge di Bilancio 2018.

Infatti, nella Manovra è previsto, secondo quanto riporta Italia Oggi, il potenziamento dell'organico di 1.700 posti sull'insegnamento comune e di trecento per il sostegno. Il costo sarebbe di 22 milioni per l'anno prossimo e di ventotto per il 2019. Tra le altre misure è da segnalare l'esonero dall'insegnamento per chi svolga collaborazione con i presidi che abbiano reggenze in altri istituti.

Rinnovo contratto scuola 2017: stipendi e bonus docenti, le ultime novità

Ad integrazione del rinnovo del contratto della scuola, l'idea è quella di istituire un apposito fondo ad hoc riguardante la professionalità dei docenti ed il riconoscimento della figura centrale degli insegnanti nel ruolo svolto nella scuola. I sindacati stanno già portando avanti questo discorso nel tavolo per le trattative per il rinnovo del contratto.

Infatti, per il recupero degli stipendi dei docenti dopo molti anni di tagli, le sigle hanno proposto di inserire nel tabellare delle buste paga tutti i bonus che sono stati introdotti con la legge 107 del 2015, ovvero il bonus di 500 euro per la formazione e l'aggiornamento degli insegnanti ed il bonus docenti per il merito.