Ad oggi 14 novembre 2017 la situazione in merito alle Pensioni è la seguente: 15 categorie di persone verranno tutelate in merito all'accesso per la pensione di anzianità. I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di essere un po' più permissivi con i requisiti per ottenere la pensione di anzianità.

L'accordo tra i sindacati

15 categorie verranno estromesse dal meccanismo automatico del pensionamento vigente e questo perché i sindacati avrebbero deciso di tutelarli maggiormente rispetto agli altri. Stiamo parlando di categorie come quelle dei lavori gravosi, della siderurgia, marittimi e dell'agricoltura.

Esclusi dalle quindici, i postini, i vigili del fuoco e il personale della ristorazione che si ritroveranno per ora, ad andare in pensione con il modello automatico. L'associazione della Confcommercio però si è lamentata dell'esclusione nella normativa di camerieri, barman e di tutti gli altri lavori facenti parte della ristorazione affermando che "Il provvedimento è ingiusto, chi lavora dalla mattina alla sera dovrebbe essere incluso come gli altri".

Il pensiero di Gentiloni

Secondo quanto affermato da Paolo Gentiloni, questa ad oggi è una rivoluzione in positivo per la prevenzione sociale, sono stati stanziati in totale circa 300 milioni di euro e questo "per dare un messaggio di positività al paese".

Al tavolo tecnico dove si è svolta la discussione, erano presenti anche Pier Carlo Padoan, Ministro dell'Economia e Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro ed hanno comunicato ai sindacati Uil, Cgil e Cisl la fine dell'aumento dell'età pensionabile per le quindici categorie di lavoratori con impiego usurante; inoltre, Gentiloni ha affermato che verrà istituita una commissione specifica in grado di valutare le svariate tipologie di occupazioni classificandole anche per l'aspettativa di vita, l'assistenza e la previdenza.

La sindacalista Camusso si è dichiarata insoddisfatta del nuovo provvedimento pensionistico e spera che sabato 18 novembre il governo si impegni a dare una risposta definitiva in merito alle richieste fatte dai sindacati. Il 2021 sarà l'anno in cui entrerà in vigore il calcolo sull'aspettativa di vita dei lavoratori e sarà biennale ma basato sull'ultimo biennio dei precedenti anni, ovvero 2018-2019. Aspetteremo sabato il prossimo tavolo tecnico del governo per ricevere gli ultimi aggiornamenti pensionistici.