Arrivano novità sul rinnovo dei contratti degli statali previsti per la fine del 2017 e sugli aumenti degli stipendi dei dipendenti del pubblico impiego, nonché sugli arretrati derivanti proprio dal blocco dei contratti di questi ultimi otto anni. I nuovi contratti statali dovranno riservare una tantum come arretrati, dato che proprio il rinnovo ha come decorrenza il 1° gennaio 2016 ed è valido per tutto il triennio successivo, comprendendo pertanto il 2017 ed il 2018. Al momento, gli aumenti degli stipendi degli statali sono assicurati alla cifra di 85 euro mensili lordi, ma i primi accrediti dovranno comprendere anche gli arretrati e, dunque, saranno più cospicui.
Leggiamo, pertanto, a quanto ammontano le cifre degli anni precedenti e quando arriveranno nelle buste paga dei lavoratori statali.
Ultime notizie contratti statali ad oggi 5 novembre 2017: aumenti stipendi
Nelle settimane scorse, in tema di rinnovo dei contratti statali, la legge di Bilancio 2018 ha stanziato le risorse necessarie per arrivare all'aumento mensile di 85 euro. Nella bozza del Bilancio si legge anche che dovranno essere assicurati i finanziamenti necessari affinché gli statali non perdano il bonus di Renzi di 80 euro, almeno per chi rientri nella fascia reddituale tra i 24 ed i 26 mila euro, ora elevata a 26.600 euro lordi annui. In tutto, lo stanziamento è stato di 2,85 miliardi di euro, ma ulteriori risorse dovranno essere assicurate per coprire anche gli arretrati della vacanza contrattuale.
E, pertanto, secondo quanto riporta La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, 5 novembre 2017, da gennaio 2018 gli statali troveranno nella busta paga gli 85 euro lordi in più di aumento di stipendio, pari a 1.105 euro lordi annuali, più le quote degli arretrati per gli anni precedenti.
Novità arretrati 2016, 2017 e 2018 con rinnovo contratti statali: importo e da quando
Secondo il calcolo del quotidiano pugliese, infatti, il rinnovo dei contratti statali porterà al versamento nelle buste paga dei lavoratori del pubblico impiego anche delle somme maturate nel 2017 e nel 2016 già coperti dalle leggi di Bilancio degli anni precedenti per un totale di 1,2 miliardi di euro.
Nel dettaglio, si tratterebbe di 460 euro lordi per ogni lavoratore statale che, però, potrebbero non essere accreditati tutti nell'immediato. Infatti, secondo La Gazzetta del Mezzogiorno, quando avverrà l'accredito e in quali modalità (il totale dovrebbe essere spalmato su varie mensilità) saranno oggetto di trattativa all'Aran tra il Governo e i sindacati. In ogni modo, una quota degli arretrati potrebbe essere versata nella busta paga degli statali già in corrispondenza degli aumenti di 85 euro. E' lo stesso Documento economico e finanziario a prevedere, infatti, che gli statali abbiano diritto non solo agli aumenti degli stipendi, ma anche alle quote degli arretrati per l'intero triennio 2016/2018.
E su questo punto, spiegano i leader dei comparti della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Confsal, si deve procedere con il rinnovo dei contratti statali entro la fine del 2017 in modo da consentire ai lavoratori pubblici di percepire, già dai primi mesi del 2018, sia l'aumento degli stipendi che gli arretrati.