La Camera ha approvato la manovra 2018 e, con essa, tutte le novità contenute sulle Pensioni, in particolare in merito ad Ape Social, donne e lavori usuranti. Il testo della manovra di bilancio, contenente le modifiche in materia pensionistica concordate dal Governo con i sindacati, dovrà passare ora all’esame del Senato per la sua approvazione definitiva, prevista per la giornata di domani, ma già da ora è possibile, al termine di mesi di trattative ed indiscrezioni, fare chiarezza su quali sono le modifiche che entreranno in vigore nel 2018.

Novità pensioni lavori usuranti

La novità più importante approvata con la Legge di Bilancio 2018 è il blocco dell’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita per i cosiddetti lavori usuranti e gravosi. I lavoratori rientranti in queste categorie potranno continuare, per il biennio 2018/2020, ad andare in pensione a 66 anni e 7 mesi, con uno ‘sconto’ di 5 mesi rispetto ai 67 anni che scatteranno nel 2018 per tutti gli altri. Viene inoltre specificato che in tali categorie rientrano le 11 già previste per l’accesso all’Ape Social più gli operai agricoli, i pescatori, i marittimi e lavoratori del settore siderurgico che abbiano svolto tali attività per almeno 7 anni sugli ultimi 10 e possano vantare almeno 30 anni di contributi versati.

In tema di aspettativa di vita, i sindacati sono inoltre riusciti a strappare una piccola apertura sulla revisione del meccanismo automatico di adeguamento dell’età pensionistica, prevedendo l’istituzione di due commissioni che dovranno indagare: una sulla correlazione tra professione ed aspettativa di vita, l’altra sulla possibilità di separare l’assistenza dalla previdenza.

Ape social e donne, cosa cambia nel 2018

Il nuovo elenco di categorie stilato per quanto riguarda il blocco dell’adeguamento automatico all’aspettativa di vita riguarda anche i lavoratori che possono avere accesso all’anticipo pensionistico dell’Ape Social e al pensionamento con 41 anni di contributi, così come l’ampliamento dell’intervallo temporale nel quale devono essere stati svolti talii lavori che, oltre all’iniziale condizione di 6 anni sugli ultimi 7, vede aggiungersi anche quella di 7 anni su 10.

Altra attesa novità per le pensioni del 2018 è l’atteso ‘sconto’ concesso alle donne sulla maturazione dei requisiti contributivi per l’accesso all’Ape Social. In particolare, verrà conteggiato un anno in più di contributi per ogni figlio, fino ad un massimo di due. Una concessione che compensa, almeno in parte, l’assenza nella manovra della proroga di ‘Opzione donna’.