Arrivano novità dalla riforma della Pubblica Amministrazione di Marianna Madia in merito alle assunzioni degli statali precari dal 1° gennaio 2018. Infatti, i dati riportati da Il Sole 24 Ore parlano di circa 80 mila assunzioni a tempo indeterminato tra chi ha già lavorato nella Pubblica amministrazione. Tuttavia, l'assunzione è subordinata a due condizioni principali legate al servizio prestato nelle amministrazioni pubbliche che potrebbe restringere la platea dei possibili assunti tra gli statali precari. Ad oggi, informa il quotidiano economico, escludendo la scuola e le forze armate, sarebbero 150 mila i precari che aspirano all'assunzione a tempo indeterminato con la riforma della Pubblica amministrazione.

Ultime novità oggi statali precari e assunzioni nella Pa con riforma Madia

Secondo quanto prevede il decreto di riforma della Pubblica amministrazione del ministro Madia potranno sperare nell'assunzione a tempo indeterminato i precari statali che abbiano un'anzianità di lavoro pari ad almeno tre anni negli otto anni compresi tra il 1° gennaio 2010 e la fine del 2017. Inoltre, non è necessario che i precari abbiano esperienze recenti di lavoro nella Pubblica amministrazione: la seconda condizione, infatti, impone che per l'assunzione, oltre ai 3 anni di servizio, serva aver lavorato almeno un giorno successivamente al 28 agosto 2015, giorno di entrata in vigore della delega di riforma della Pubblica amministrazione.

Questa seconda condizione permette, pertanto, anche a chi non ha lavorato negli ultimi due anni di poter sperare nell'assunzione a tempo indeterminato nella Pubblica amministrazione. Cosa dovranno fare gli statali precari per poter essere assunti nelle amministrazioni pubbliche?

Domanda assunzione statali precari con decreto riforma Pa: perché presentarla?

Il provvedimento di riforma della Pubblica amministrazione della Madia non impone, agli statali precari, di dover presentare domanda per l'assunzione definitiva. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, tuttavia, presentare domanda di assunzione stimola le amministrazioni pubbliche a dover formalizzare una scelta.

Gli statali precari e i Co.co.co. che, per servizio svolto in precedenza nella Pa, soddisfino le due condizioni, potranno dunque presentare domanda di assunzione presso l'ente per il quale si abbiano almeno 36 mesi di servizio. Non si potranno, invece, sommare più anzianità di servizio svolte presso differenti amministrazione per arrivare alla quota dei 36 mesi. Potranno, infine, chiedere la stabilizzazione gli statali precari che abbiano superato un concorso pubblico, ma abbia presentato servizio con contratti a tempo determinato mediante lo scorrimento delle graduatorie di altri enti.