Come ampiamente previsto il governo non fa alcun passo indietro e dunque nessuna modifica a due punti cardine della riforma Pensioni attuata con la Legge Fornero: a causa del tanto discusso adeguamento all'aumento dell'aspettativa di vita si avrà dal 2019 un innalzamento dei requisiti per andare in pensione. Nonostante le pressanti richieste delle parti sociali ma anche di alcune parti politiche, sia della maggioranza che dell'opposizione, non verrà implementato alcun emendamento nella Legge di Stabilità 2018 nè ci saranno interventi appositi per neutralizzare questo effetto perchè il tutto è stato studiato per la tenuta dei conti pubblici, dell'INPS in particolare.

Depositato il decreto elaborato dalla Ragioneria di Stato e dal Ministero del Lavoro che recepisce i dati del triennio 2014-15-16 sull'aumento dell'aspettativa di vita, dunque dal 2019 l'età per la pensione di vecchiaia aumenta, come anche saranno necessari più contributi per la pensione anticipata, quella che una volta era la pensione di anzianità, che consente il pensionamento a prescindere dall'età anagrafica.

Requisiti di età per la pensione di vecchiaia dal 2019

Per il 2018 l'età per andare in pensione di vecchiaia passa da 66 anni e 1 mese a 66 anni e 7 mesi per le lavoratrici autonome, mentre per le lavoratrici dipendenti del settore privato e pubblico come per i lavoratori di ogni genere e settore restano sempre 66 anni e 7 mesi, a seguito degli aumenti generalizzati degli anni passati.

Dal 2019, per adeguamento all'aspettativa di vita, secondo lo schema elaborato dalla Riforma Fornero e attualmente confermato si passerà per tutti a 67 anni. Necessari sempre 20 anni di contributi per una pensione da almeno 1.5 volte l'assegno sociale, altrimenti si deve continuare a lavorare per raggiungere tali requisiti, fino massimo i 70 anni di età.

Da segnalare che l'aumento dell'età anagrafica per andare in pensione riguarderà anche chi farà domanda di Deroga Amato e Opzione Dini (pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi) e l'assegno sociale (ex pensione sociale). Per la pensione di vecchiaia per invalidità l'età minima richiesta sarà 61 anni per gli uomini e 56 per le donne.

Requisiti per la pensione anticipata: contributi in aumento dal 2019

Dal 2019 per la richiesta di pensione anticipata saranno necessari cinque mesi in più di contribuzione sia per i lavoratori che per le lavoratrici: si passa infatti da 41-42 anni e 10 mesi a 42-43 anni e 3 mesi di contributi. I lavoratori precoci avranno bisogno di 41 anni e 5 mesi contro gli attuali 41 che danno appunto diritto alla Quota 41 per precoci (occupati in mansioni gravose o care givers o disoccupati o invalidi).

Aumentano anche gli anni anagrafici necessari per la pensione di anzianità contributiva, che diverranno 64, e quelli per la pensione di vecchiaia contributiva che saranno 71 con almeno 5 anni di contributi.