Arrivano novità sul rinnovo dei contratti statali 2017 e sugli aumenti degli stipendi nel pubblico impiego non solo per quanto attiene agli incrementi in busta paga degli 85 euro mensili. Infatti, nel 2018, ci sarà il pagamento degli arretrati relativi al 2016 ed al 2017, una tantum che verrà versata sugli stipendi dei lavoratori statali ad avvenuto rinnovo dei contratti. Non si tratta di cifre importanti che possano andare a compensare la perdita del potere di acquisto e degli stipendi dei dipendenti statali per il mancato rinnovo dei contratti nell'ultimo decennio.

Verrà, tuttavia, accreditato una parte a rimborso in base a risorse che erano già state stanziate nelle leggi di Bilancio degli scorsi anni.

Ultime notizie contratti statali a oggi 27 novembre 2017: aumenti stipendi

Innanzitutto i tempi dei rinnovi dei contratti statali: da quanto scrive Il Sole 24 Ore, per assicurare gli aumenti degli stipendi ai dipendenti del pubblico impiego nei primi mesi del 2018 occorrerà fare in fretta, con gli accordi da raggiungere all'Aran prima del prossimo Natale per i maggiori comparti della Pubblica aministrazione (tra i quali, la scuola). In tal modo, gli arretrati per il mancato rinnovo dei contratti statali nel 2016 e nel 2017 arriverebbero prima della prossima primavera e, pertanto, prima delle elezioni politiche.

In quanto alle somme che ciascun dipendente statale percepirà in busta paga a titolo di arretrato, il quotidiano economico anticipa che si tratta di 581 euro medi. L'accredito avverrà nel primo stipendio successivo alla firma per il rinnovo dei contratti statali. Il rimborso, inoltre, sarà limitato ai soli anni 2016 e 2017: dunque, non ci saranno quote per gli anni precedenti e nemmeno per il tempo successivo alla sentenza della Corte Costituzionale del luglio 2015 che aveva sancito la riattivazione dei rinnovi contrattuali nella Pubblica Amministrazione.

Ultime novità arretrati 2016, 2017 e 2018, rinnovo contratti statali: importo e da quando

Si partirà, pertanto, dalla legge di Stabilià 2016 per determinare gli arretrati degli statali dovuti al mancato rinnovo dei contratti. Ovvero dalla Manovra finanziaria dell'allora Governo Renzi che aveva stanziato trecento milioni di euro per gli aumenti degli stipendi dei dipendenti statali.

Tale somma si traduce, conti alla mano, in circa nove euro lordi mensili da moltiplicare per le tredici mensilità del 2016 e per le altrettante del 2017 (si tratta di 117 euro lordi per ciascun anno). Nel 2017, però, dovranno essere aggiunte le quote risultanti dalle risorse aggiuntive per 900 milioni di euro stanziate nella legge di Bilancio 2017 per un arretrato medio di 26,8 euro per dipendente della Pubblica amministrazione. Il totale dei rimborsi del 2017 si attesta, pertanto, sui 36 euro mensili lordi.

Tali arretrati sono da considerarsi medi nella Pubblica amministrazione, come medi sono da calcolarsi gli aumenti degli stipendi degli statali per 85 euro mensili. In vista del rinnovo dei contratti statali, la strategia del Governo Gentiloni e del ministro per la Funzione Pubblica, Marianna Madia consiste nel differenziare gli aumenti degli stipendi in base ai redditi risultanti nelle buste paga.

In pratica, gli aumenti più consistenti dovrebbero essere assicurati ai dipendenti della Pubblica amministrazione che guadagnino di meno, secondo lo schema che è stato definito della "piramide rovesciata". Tuttavia, dovranno essere le trattative all'Aran per il rinnovo dei contratti statali a definire il quadro degli aumenti degli stipendi.