Almeno 50 mila i precari statali che saranno stabilizzati dal 1° gennaio 2018 con la riforma della Pubblica Amministrazione del ministro Marianna Madia. Ma i numeri potrebbero essere rivisti al rialzo, coinvolgendo fino a 80 mila precari storici della Pubblica amministrazione, in tutti gli enti sia nazionali che locali, senza considerare i precari delle forze armate e della scuola. Esclusi questi due comparti, la platea dei precari statali interessati all'assunzione a tempo indeterminato, spiega Il Sole 24 Ore, potrebbe arrivare fino a 150 mila lavoratori.

Precari statali 2017: ultime novità oggi su assunzioni Pubblica amministrazione 2018

Due saranno le condizioni per i precari statali poter aspirare all'assunzione definitiva nella Pubblica amministrazione con la riforma Madia. La prima è quella di avere almeno tre anni di servizio nell'arco degli ultimi otto anni. Pertanto, è valido il periodo che va dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2017. La condizione è soddisfatta anche se, ad oggi, non si è in servizio nella Pubblica amministrazione o non si è lavorato nemmeno nell'ultimo anno o, ancora, dopo che è stato approvato il decreto legislativo. Entra in gioco, pertanto, la seconda condizione che è quella di avere almeno un giorno di lavoro dopo il 28 agosto 2015, data di entrata in vigore della legge delega di riforma della Pubblica amministrazione.

In tal modo potranno sperare di rientrare, con contratto a tempo indeterminato, anche i precari statali della Pa che non lavorino da oltre due anni. E' necessario, tuttavia, fare alcune precisazioni sui contratti di provenienza dei precari statali. Infatti, i lavoratori somministrati non potranno essere stabilizzati, ma dopo 3 anni di servizio potranno partecipare ai concorsi pubblici vantando un punteggio aggiuntivo dovuto proprio all'esperienza lavorativa nella Pubblica amministrazione.

Riforma PA Madia 2017: come i precari statali verranno assunti?

Ulteriori specifiche dell'assunzione a tempo indeterminato degli statali precari storici riguarda i dipendenti che abbiano lavorato con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (Co.co.co). Anche per questa categoria, in presenza di un'anzianità di tre anni, arriverà la stabilizzazione purché i 3 anni maturino prima del 31 dicembre 2017.

Ci sarà, inoltre, più libertà alle assunzioni dei Comuni anche nell'ottica del pareggio di bilancio. Infatti il decreto di riforma della Pubblica amministrazione della Madia prevede che i Comuni, per poter assumere, debbano vantare almeno un anno di rispetto dei vincoli di finaza pubblica tra il 2012 ed il 2016. E' consentito, infine, alle amministrazioni pubbliche di prorogare i rapporti di lavoro con i precari statali anche oltre i 3 anni nell'ottica della programmazione della stabilizzazione dei precari stessi.