Se nel 2018 la pensione di vecchiaia è accessibile con almeno 66 anni e 7 mesi e 20 anni di contributi e la pensione anticipata con almeno 41/42 anni e 10 mesi di contributi (lavoratrici/lavoratori), esistono altre due possibilità per andare in pensione prima: la Quota 41 per i precoci e l'Anticipo Pensionistico. La prima è una apposita deroga concessa ad una particolare categoria di lavoratori/lavoratrici, i precoci appunto, ma non tutti quelli che all'età di 19 anni potevano già vantare almeno 12 mesi di contributi (definizione di precoci, per l'appunto): l'accesso a questa pensione anticipata è possibile solo per alcune categorie, le stesse che possono accedere all'Ape Social.

Vediamo dunque maggiori dettagli, precisando che per il 2018, con apposite norme inserite nell'ultima Legge di Stabilità, sono state introdotte alcune modifiche migliorative rispetto alla situazione del 2017.

Pensione anticipata precoci con Quota 41: domanda per il 2018, chi può accedere

Chi raggiunge i requisiti di accesso per la Quota 41 precoci nel 2018 deve fare entro il 31 marzo domanda di verifica dei requisiti stessi all'INPS, poi quando avrà risposta affermativa dall'ente dovrà produrre l'istanza di accesso.

Chi può domandare la pensione anticipata a Quota 41? Come detto i precoci sono quei lavoratori che all'età di 19 anni già avevano maturato almeno 12 mesi di contributi.

Questi precoci per accedere alla Quota 41 devono ovviamente avere almeno 41 anni di contribuzione (requisito da raggiungere o già raggiunto nel 2018, o comunque nell'anno in cui si vuole domandare l'uscita anticipata), inoltre devono far parte di almeno una delle seguenti categorie:

  • care-givers, ovvero occuparsi da almeno 6 mesi di un parente entro il primo grado o del coniuge che sia invalido secondo i parametri della legge 104, oppure (novità 2018) di un parente entro il secondo grado o un affine se altri parenti che si occupano di questo, o l coniuge, siano anch'essi invalidi oppure ultra 70enni o deceduti o mancanti
  • invalidi almeno al 74%
  • disoccupati per licenziamento, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del contratto, e abbiano terminato la percezione della disoccupazione da almeno tre mesi prima della domanda
  • addetti per almeno 7 anni negli ultimi 10 o 6 negli ultimi 7 alle 15 mansioni gravose individuate dalla legge (fino al 2017 erano solo 11)
  • addetti a lavori usuranti o notturni secondo le norme del decreto 67-2011

APE Social: chi può accedere nel 2018, requisiti e quando fare domanda

Le stesse identiche categorie indicate sopra possono accedere all'Anticipo Pensionistico nella versione Social, ovvero senza trattenuta sulla pensione o con una trattenuta minima perchè a carico dello Stato.

Ovviamente se un lavoratore / una lavoratrice è anche precoce con 41 anni di contributi deve chiedere la Quota 41 perchè l'APE è comunque accessibile con un'età di almeno 63 anni nel 2018, inoltre una trattenuta può esserci comunque, seppur minima, cosa che non avviene con la Quota 41.

I requisiti contributivi per l'APE Social sono di 30 anni per care-givers, disoccupati, invalidi, mentre sono di 36 anni per gli addetti alle 15 mansioni gravose indicate dalla legge.

La domanda di verifica dei requisiti fa fatta entro il 31 marzo per chi li raggiunge nel 2018, poi quando l'INPS darà risposta occorre fare istanza di accesso.

Le stesse novità su indicate per la Quota 41 sono effettive da quest'anno anche per l'APE Social.