Ci saranno più risorse per aumentare gli stipendi dei docenti e del personale della Scuola con il rinnovo del contratto 2018, ma è scontro all'Aran sul bonus di merito degli insegnanti. La novità del giorno riguarda l'inoltro del ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, al Presidente dell'Aran, Sergio Gasparrini, dell'aggiornamento dell'Atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti statali relativi alla scuola, all'Università, alla Ricerca e al personale Afam facendo rientrare nella contrattazione anche i 200 milioni del bonus di merito dei docenti.

Ma non è chiaro come queste risorse saranno redistribuite tra gli insegnanti.

Statali, ultime novità oggi contratto scuola 2018: aumenti stipendi e bonus docenti

A fare il punto della trattativa sul rinnovo del contratto scuola è Il Messaggero di oggi, 31 gennaio 2018. Con l'aggiornamento dell'Atto di indirizzo, le risorse destinate al contratto scuola superano il miliardo e 600 milioni di euro (includendo anche i 200 milioni del bonus docenti, i 116 milioni finanziati dagli enti e i soldi del Fondo dell'offerta formativa per ulteriori 10 milioni del 2018, 20 nel 2019 e 30 a regime). Risorse che dovrebbero garantire gli aumenti di 85 euro mensili negli stipendi del personale della scuola calcolando la percentuale del 3,48% di adeguamento della Ragioneria dello Stato.

Sono confermati nell'Atto di indirizzo anche i bonus perequativi per i lavoratori statali che, per la bassa fascia di reddito, vedrebbero incrementare le proprie buste paga per un importo inferiore agli 85 euro al mese. Dunque, lo scatto di reddito conterrà un bonus perequativo (circa 20 euro mensili) per le restanti mensilità di tutto il 2018 per i dipendenti statali il cui aumento fosse al di sotto di quello promesso.

Scuola, rinnovo contratti statali 2018: novità oggi mobilità docenti e orario di lavoro

Le questioni non indifferenti per il rinnovo dei contratti statali e della scuola riguardano il bonus docenti, la mobilità e l'orario di lavoro degli insegnanti connesso all'offerta formativa. Infatti, se la contrattazione all'Aran per il contratto scuola conterrà i 200 milioni del bonus docenti, è altrettanto vero che Governo e sindacati dovranno trovare l'accordo su come redistribuire questi fondi tra i docenti.

L'intenzione del ministro Madia è quella di aprire la discussione sui criteri di attribuzione del merito, fermo restando che dovranno essere sempre i dirigenti scolastici a determinare i docenti meritevoli come previsto dalla riforma della Buona scuola. I sindacati, invece, sarebbero per una redistribuzione a pioggia. E' questa la disputa probabilmente più spinosa dell'intera trattativa. Inoltre, nel nuovo Atto di indirizzo sula scuola è inserito anche il punto relativo alla mobilità dei docenti, sia territoriale che professionale. Si legge nel documento che nessun docente potrà richiedere di cambiare sede prima del termine dei 3 anni dall'ultimo incarico ottenuto in una nuova scuola. Infine, in merito all'obiettivo del potenziamento dell'offerta formativa, viene mensionato l'adeguamento della disciplina del rapporto di lavoro. Per i sindacati ciò potrebbe essere letto come un tentativo di allungare gli orari di servizio dei docenti.