L‘argomento che sta infiammando il web riguarda il nuovo contratto docenti, proposto dal Ministero dell'istruzione. Il rinnovo dei contratti è un argomento su cui si discute da anni, ma ancora non è stato trovato un accordo, così gli insegnanti si ritrovano con i contratti bloccati dal 2009. Nell‘ultimo anno sono stati introdotti nuovi aumenti e agevolazioni, come il bonus docenti che è pari a 500€ da spendere per corsi di aggiornamento e cultura personale. È stato introdotto anche il merito, ovvero una somma che viene corrisposta a quei docenti che hanno frequentato corsi di aggiornamento.

La nuova proposta prevederebbe un aumento delle ore di lavoro, portandole a 36 come per gli altri statali. Attualmente le ore contrattuali sono 24 per i docenti di Scuola primaria, mentre scendono a 22 e 18 per gli insegnanti di medie e superiori. Queste sono le ore in cui avvengono solo le lezioni frontali, cioè quelle in classe, ma non vengono conteggiate le ore per la correzione compiti, i collegi docenti, le riunioni, le gite e i colloqui con i genitori. Nella bozza di contratto viene anche proposto che sia il dirigente scolastico a decidere le mansioni aggiuntive di ogni docente, senza tener conto delle ore e della retribuzione. Intato si aspettano ancora gli arretrati riguardanti i contratti per il triennio 2016-2018, che dovrebbero arrivare per aprile e che vanno dai 370 a 712 euro in base alle qualifiche.

Il No dei sindacati

Contro la nuova proposta di contratto si sono scagliati i sindacati, affermando che non si può avere un aumento delle ore lavorative senza una retribuzione, facendo decidere direttamente ai dirigenti i compiti extra e non retribuiti, che gli insegnanti dovranno svolgere.

La lettera di un docente

Per questi motivi un docente ha inviato una lettera al Ministro dell'istruzione, pubblicata su "orizzonte scuola", chiarendo di essere disposto a lavorare 36 ore settimanali al pari degli altri statali, ma ad alcune condizioni, ad esempio l'inclusione di tutte le mansioni, oltre alle ore di lezione, nelle 36 richieste, includendo la correzione dei compiti e gli aggiornamenti.

La lettera espone anche alcuni dei problemi presenti nelle scuole italiane come la mancanza di servizi igenici adeguati, oppure il malfunzionamento di termosifoni e condizionatori; anche la scelta del dirigente scolastico, secondo il prof, dovrebbe essere fatta dagli insegnanti, perchè sarebbe più democratico che 100 persone ne scelgano una, invece del contrario.

La ciliegina sulla torta arriva alla fine, dove dichiara di volere un datore di lavoro, intendendo il Ministro dell'istruzione, che abbia, almeno, il suo stesso titolo di studio e non inferiore. Vedendo come va la situazione scuola, sono richieste legittime e fondate.