Arrivano i primi calcoli sugli arretrati connessi al rinnovo dei contratti statali e della Scuola dal sindacato Anief per i docenti e per il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata), oltre ai dipendenti delle università, dell'Afam e della ricerca. Secondo l'Anief, infatti, con l'accordo sottoscritto il 9 febbraio 2018 per il rinnovo del contratto scuola, in media il personale scolastico e del comparto della Conoscenza percepirà un arretrato medio di 435 euro lordi. Ma tra il minimo ed il massimo (ovvero del personale della scuola ad inizio e a fine carriera) si stimano circa duecento euro di differenza rispetto alla media.

Ad esempio, i collaboratori scolastici che sono all'inizio della carriera, percepiranno appena 287 euro per il mancato rinnovo dei contratti statali del 2016 e del 2017.

Ultime oggi 16 febbraio contratto scuola 2018: stipendi e arretrati, quanto hanno perso gli statali?

Conti alla mano, con il rinnovo del contratto scuola 2018, i dipendenti statali avranno di arretrato, mediamente, 14 euro e 50 centesimi per ogni mese di mancato rinnovo dei contratti. Meno di 10 euro netti mensili. Tuttavia, considerando che il contratto non è stato rinnovato per vari anni, gli arretrati corrispondono ad appena un dodicesimo di quanto il personale della scuola abbia perso per l'inflazione. Nel calcolo rientrano le quattro mensilità non conteggiate dell'anno 2015 (ovvero quelle a partire dalla sentenza della Corte costituzionale che ha ordinato il rinnovo dei contratti statali) e il mancato accredito degli aumenti degli stipendi dei mesi di gennaio e di febbraio del 2018, dato che gli incrementi in busta paga partiranno da marzo prossimo.

Secondo l'Anief, in tutto, il personale della scuola avrà perso 5.538 euro. Nel calcolo rientra anche l'indennità di vacanza contrattuale, voce della busta paga sulla quale l'Anief si è battuta negli ultimi anni aggiornando di continuo le tabelle delle perdite di stipendio del personale della scuola.

Contratti scuola e statali: indennità di vacanza contrattuale

Infatti, rispetto agli arretrati previsti per il 2016 e 2017 dal rinnovo del contratto degli statali e della scuola, l'Anief stima la voce del mancato accredito dell'indennità di vacanza contrattuale come quella con la maggiore incidenza. Prendendo in considerazione i redditi dei dipendenti statali che si aggirano sui 30 mila euro lordi, nel 2016 è stato calcolato lo 0,36 per cento (pari a 108 euro) di vacanza contrattuale anziché il 4,26 per cento (pari a 1.278 euro).

Nel 2017 è stato conteggiato con gli arretrati del rinnovo del contratto appena l'1,09 per cento, anziché il 4,66 per cento, pari ad altri 2.556 euro. Ragionando su queste cifre, è evidente che il rinnovo dei contratti statali e della scuola abbia prodotto una perdita netta per i dipendenti del pubblico impiego. Soprattutto in considerazione del fatto che le somme dell'indennità di vacanza contrattuale dovranno raddoppiarsi in rapporto al tasso di inflazione programmata.